Secondo la Bbc, il canale nazionale della tv inglese, le cosiddette identità di genere, la percezione sessuale che un essere umano ha di se stesso, sarebbero più di cento. Verrebbe da ridere, cercando di capire, poveri noi, che eravamo abituati a pensarci uomini e donne, anche se magari qualcuno cambiava sesso ma sempre restando in questa ottica delle due sessualità, quali sarebbero tutte queste sessualità. Se non che la cosa è entrata nel mondo dell’educazione inglese. Si tratta infatti di un documentario intitolato “Identità: comprendere le identità sessuali e di genere” che viene mostrato ai bambini delle scuole inglesi. Nel video, come riporta il sito spagnolo Infocatolica.com, si vede un bambino che chiede: “Quali sono le diverse identità di genere?” (domanda molto spontanea sembrerebbe, quanti bambini di meno di 10 anni si pongono da soli problemi di questo tipo?). Risponde Kate Daniels, insegnante di relazioni sessuali e istruzione: “Sapevamo di essere uomini e donne, ma ora ci sono più di 100, se non più, identità di genere. Pertanto, sappiamo che alcune persone potrebbero pensare di essere due sessi diversi, quindi le persone potrebbero pensare di essere bisessuali … E poi ci sono alcune persone che potrebbero rinunciare a qualunque sesso, tipo: Davvero non voglio essere niente in particolare. Sarò solo io” risponde.
LA CANCELLAZIONE DEL PROPRIO IO
Ecco, la risposta dice già tutto: “sapevamo”, cioè la natura ce lo ha sempre mostrato, ma adesso “pensiamo” di essere altro. Cioè ce lo inventiamo noi, non esiste nessun dato scientifico che dimostri esistano altre identità di genere. Soprattutto colpisce la neutralizzazione di ogni sesso, cosa già in voga da tempo: la negazione di se stessi. Secondo il quotidiano The Sun, il Royal College of General Practitioners che rappresenta i medici di famiglia nel Regno Unito, riconosce solo sei identità di genere: maschio, femmina, neutrale rispetto al genere, non binario, genere fluido e genere “strano”. Una portavoce della BBC ha difeso il video in una dichiarazione al giornale: “La serie Big Talk è stata realizzata con il contributo di oltre 50 esperti e professionisti indipendenti ed è destinata a essere utilizzata dagli insegnanti , all’interno di uno spazio di classe sicuro, per incoraggiare una maggiore conversazione con i loro studenti sulle questioni sollevate”. Aspettiamo la lista completa dei generi a disposizione, magari ne sceglieremo uno. A caso.