Chi sono i genitori di Andrea Montovoli, ospite della puntata di Verissimo in onda quest’oggi, sabato 15 maggio 2021, su Canale 5? L’ex naufrago de “L’Isola dei Famosi” e concorrente del Grande Fratello Vip ha purtroppo un passato familiare difficile alle spalle, caratterizzato dalla morte prematura di suo papà, stroncato da un aneurisma cerebrale quando l’attore aveva appena dodici anni. Un lutto improvviso e terribile da superare per chiunque, figurarsi per un ragazzino di quell’età, che, in seguito alla tragedia, ha scelto di allontanarsi dal mondo del calcio, dove stava facendo registrare progressi incoraggianti.
In occasione della partecipazione di Montovoli al reality show condotto da Alfonso Signorini, la mamma del ragazzo, Angela Fiala, è entrata nella Casa, dicendo: “È stato difficile soprattutto quando papà ci ha lasciato. Hai sofferto molto, ma ti sei rimboccato le maniche e sei diventato l’uomo di casa. Nonostante le avversità della vita, non mi hai mai deluso. Hai colto gli insegnamenti che ti abbiamo dato io e papà, cioè la lealtà e la sincerità. Ricordati che tuo padre sarebbe fiero di te e lo è sempre stato. Ti mando tantissimi baci, ti voglio bene”.
GENITORI ANDREA MONTOVOLI: LA MAMMA ANGELA FIALA È IL SUO PUNTO DI RIFERIMENTO
Andrea Montovoli è comprensibilmente molto legato alla mamma Angela Fiala, per la quale lui si è sempre prodigato, affiancando l’attività lavorativa a quella scolastica per aiutarla a sbarcare il lunario quando il papà è stato colpito da un malore rivelatosi fatale. Per contro, la donna è stata vicina al figlio nei momenti più duri della sua esistenza, compresi quelli in cui lui faceva uso di sostanze stupefacenti. A rivelarlo è stato lo stesso Montovoli: “Mia madre per tanti anni mi ha detto di non dire niente… Ma ora che ho riaperto il pentolone penso: ‘Che male c’è?’. È grazie a quello se ho iniziato a recitare. Non posso dire cosa è successo, ma è la cosa più brutta che mi sia potuta succedere. Parliamo di sei mesi passati in quel modo. E gli anni a seguire, non è che… Quando tocchi certe corde capisci che la libertà non è solo più una parola, ma è un peso notevole e fondamentale nella propria mente. Mio padre non c’era più da un paio d’anni e io facevo tante cazzate. Ad oggi non me ne vergogno, perché è una bella storia di resilienza”.