“Quando mi chiedono se ho avuto un’infanzia difficile, paradossalmente rispondo di no”. Esordisce così Giorgio Panariello parlando dei suoi nonni, il ‘Ba’’ e la ‘Ma’’, come li chiama lui, a cui venne affidato poco dopo la nascita dalla madre Raffaella. I suoi nonni, invece, si chiamavano Bonaventura e Raffaello, e Giorgio ha avuto con loro un’infanzia serena, normale. Almeno fino a quando non ha scoperto che sua mamma e suo papà non erano loro, e che quelli che lui considerava i suoi fratelli, in realtà, erano i suoi zii.



Ospite a Da noi… a ruota libera nella puntata in replica oggi, Giorgio Panariello parla a lungo della sua storia familiare. Ripercorrendo anche i suoi esordi come attore e comico: tutto avvenne quando era ancora a casa, e faceva le sue recite davanti allo specchio con in mano la spazzola della nonna (fu proprio quella il suo primo ‘microfono’). (agg. di Rossella Pastore)



La famiglia Giorgio Panariello

Giorgio Panariello ha avuto una vita familiare alquanto complicata. Venne affidato ai nonni su richiesta della madre, che lo abbandonò pochi giorni dopo il parto. La vedrà pochissime volte nel corso della sua vita, mentre non conoscerà mai suo padre. Anche il fratello Francesco, di un anno più grande di lui, fu costretto a subire questa difficile situazione. E ne uscì peggio di lui: a differenza di Giorgio, infatti, Francesco fu sballottato da un collegio all’altro, prima di finire a casa di chi poi effettivamente lo avrebbe adottato.

“Nessuno dei due aveva mai saputo chi fosse nostro padre e mia madre, che ci aveva messi al mondo troppo in fretta, non era stata in grado di assolvere alla sua funzione”, ha raccontato Giorgio in un’intervista del 28 ottobre 2020 a Vanity Fair. “Io, nato un anno prima di lui, venni affidato ai nonni. Lui finì presto in collegio senza incontrare affetto e attenzioni. A Franco, nella vita, è mancato soprattutto l’amore”.



Genitori Giorgio Panariello: “Sono stati i miei nonni”

Come detto nelle righe sopra, Giorgio Panariello non conobbe mai suo padre. Mentre con sua madre mantenne un minimo di contatti, anche se non riuscì mai a provare amore nei suoi confronti: “Solo indifferenza. Non l’ho mai amata perché lei non mi ha insegnato a farlo. I miei veri genitori, il babbo e la mamma, sono stati i miei nonni. Il Bà e la Mà, come li chiamavo, non mi hanno mai fatto mancare niente. Non c’era una lira, ma c’era sentimento. La mamma, quella vera, invece appariva ogni tanto, come Franco che mio nonno, un uomo di un’altra epoca, impiegato alla Dalmine, non poté adottare per questioni economiche”.

Il Franco a cui fa riferimento nell’intervista è proprio suo fratello Francesco, costretto a rinunciare anche a quel poco di conforto che potevano dargli i nonni: “Erano gli anni del boom, ma il benessere evidentemente era arrivato ovunque tranne che da noi. Franco venne mandato a Marina di Massa, in collegio, e la sua vita deragliò”. Francesco morì il 26 dicembre 2011 in circostanze ancora da chiarire.

Genitori Giorgio Panariello, il dramma personale dell’attore e comico versiliese

A partire da questa situazione familiare ‘bislacca’ (così l’ha definita lui in un’altra occasione), Giorgio Panariello iniziò a coltivare un forte spirito di riscatto. Lo stesso spirito che gli permise di farsi notare e alla fine emergere nel mondo dello spettacolo. Si dice che per far ridere bisogna essere tristi, e Panariello è la prova vivente che i comici si portano quasi sempre dietro delle ferite profonde.

Di Raffaella, la madre di Giorgio Panariello, non si sa molto. Giorgio parla con più facilità dei suoi nonni, Bonaventura e Raffaello, da lui considerati alla stregua di una mamma e di un papà ‘veri’.