Neo genitori, quante ore di sonno perdono durante il primo anno di vita del bambino? Lo rivela una ricerca britannica finanziata dalla famosa azienda produttrice di letti, materassi e sistemi per il riposo Silentnight, che ha quantificato il tempo calcolato nelle ore serali e notturne, tra mettere a dormire il neonato e successivi risvegli che secondo lo studio sarebbero circa 975, tradotti in poco più di due mesi l’anno. E differenziati in una media di quattro ore e mezza a notte per un totale di 31 ore a settimana. Gli autori della ricerca hanno poi anche evidenziato come il risveglio sia più frequente se i genitori hanno meno di 25 anni, insieme al fatto che, a riposare meno sarebbero le madri, perchè rispetto agli uomini farebbero più fatica a riaddormentarsi.



Tutti gli intervistati hanno dichiarato che la qualità del sonno è peggiorata alla nascita del figlio. Tuttavia il problema colpisce più le donne. Sette padri su dieci infatti hanno affermato di essere riusciti traquillamente a tornare a riposo dopo essere stati svegliati, contro appena il 44% delle donne. Tra i motivi, il principale è il fatto che la mamma si alza di notte per allattare, ma anche che riesce solitamente a far riaddormentare il figlio più velocemente, imparando prima a tranquillizzare il bimbo proprio perchè più abituata.



Studio su genitori e sonno perso “Le madri si svegliano più volte durante la notte”

Il sondaggio condotto da Silentnight ha preso in esame interviste fatte a cinquecento neo genitori con bambini in età da zero a cinque anni. Una mamma ed un papà su tre hanno affermato che il tempo medio del risveglio notturno, prima di far riaddormentare il figlio è di circa mezz’ora. Tuttavia le risposte comuni sono state per la maggioranza sul fatto che le donne si alzano più volte rispetto agli uomini.

Provando a spiegare questo fenomeno i ricercatori hanno sottolineato il fatto che, anche in base a quanto detto dai genitori interpellati, un problema chiave, oltre a quello dell’allattamento al seno che non è delegabile,  è che i neopapà non godendo degli stessi permessi lavorativi a lungo termine concessi alle madri, riescono meglio a mantenere il ciclo biologico dell’alternanza sonno veglia. Per quanto riguarda i motivi dell’interruzione del riposo notturno, al primo posto c’è la fame o sete, che rappresenta più della metà delle “chiamate”. Il 41% ha dichiarato che un periodo ricco di risvegli frequenti è quello della dentizione. Poi con il 37% delle risposte c’è il bisogno fisiologico di andare in bagno.