Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex premier Matteo Renzi sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di bancarotta di tre cooperative di servizi. Ci sarà dunque un processo a Firenze per l’inchiesta sul fallimento delle coop Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv e vedrà imputati proprio i due genitori del leader Iv. Oltre a loro, come riferisce Repubblica nell’edizione online, ci sono altri 13 indagati a processo. Il processo per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni dovrebbe partire nel capoluogo toscano il prossimo 1 giugno. Diciotto, in tutto, gli indagati per due dei quali è stato chiesto ed ottenuto il patteggiamento.



Secondo l’accusa, Tiziano Renzi e Laura Bovoli erano gli amministratori di fatto delle tre cooperative che sarebbero state costituite per permettere alla Eventi6 di avere a disposizione lavoratori dipendenti senza dover sostenere i costi degli oneri previdenziali ed erariali, spostati in capo alle tre cooperative. Sempre secondo la procura sarebbero state emesse decine di fatture per operazioni inesistenti nei confronti della Marmodiv al fine di far figurare costi fittizi permettendo alla cooperativa di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto.



RENZI, GENITORI A PROCESSO PER FALLIMENTO COOP

Per le presunte fatture false nell’ottobre 2019 i genitori di Renzi erano stati condannati ad un anno e nove mesi con sospensione condizionale della pena. L’avvocato dei coniugi Renzi, ha riferito il quotidiano Repubblica, ha parlato di “accuse infondate, lo dimostreremo al processo”. Lo stesso legale ha proseguito: “La decisione del gup era attesa visto il tipo di vaglio a cui è questo chiamato per legge. È però emerso già dalle carte la prova della infondatezza del castello accusatorio, il cui accertamento necessariamente dovrà avvenire in dibattimento. Confidiamo quindi di poter confutare la tesi inquisitoria in tale sede”. L’inchiesta portò nel febbraio del 2019 all’arresto ai domiciliari per i genitori di Renzi, misura poi revocata dal Tribunale del Riesame dopo 18 giorni. Le indagini erano partite dalla Delivery Service Italia, cooperativa dichiarata fallita a giugno 2015 e di cui Tiziano Renzi e Laura Bovoli, secondo le accuse, sarebbero stati amministratori di fatto fino a giugno 2010. Sempre per la procura, i genitori di Renzi con altri avrebbero provocato “il fallimento della società per effetto di un’operazione dolosa consistita nell’aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto”. Alla prima coop se ne aggiunsero altre due.

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