Marco Liorni dedicherà la prima parte del suo Italiasì! alle storie dei passeggeri della Diamond Princess, la nave da crociera investita in Giappone dall’emergenza Covid19, e a quelle del suo equipaggio capitanato dal comandante – oggi (anche) commendatore – Gennaro Arma. Come tutti sanno, la Diamond Princess è rimasta ormeggiata per quasi un mese nel porto di Yokohama a seguito dell’esplosione a bordo di un’epidemia di Coronavirus. La nave è stata evacuata tra fine febbraio e inizio marzo, e – come da protocollo – il comandante Arma l’ha abbandonata per ultimo. Dato il suo esemplare comportamento, e in riscatto degli errori commessi da Francesco Schettino, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito motu proprio l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. La notizia è stata accolta con favore dai connazionali, che non hanno mancato di apostrofarlo “eroe”. A detta di tutti, Gennaro è il “brave captain” e il “simbolo di un’Italia che non molla mai”. In un eccesso di modestia e di luoghi comuni, Arma potrebbe rispondere semplicemente: “Ho fatto solo il mio dovere”. Ma lo perdoneremmo: effettivamente, non ha fatto altro che questo.



Come Gennaro Arma ha affrontato l’emergenza

L’impegno, il sangue freddo, la professionalità di Gennaro Arma sono le eccezioni che confermano la regola. Degna di nota e altresì encomiabile la sua resistenza all’esposizione mediatica, a riconferma che Arma non si sente affatto un eroe. È vero, è rimasto al suo posto nonostante il caos, ma – forse un pochino ingenuamente – lo davamo per scontato. L’emergenza ha coinvolto 3.700 passeggeri di 56 nazioni diverse, tutti confinati nelle rispettive cabine. Nonostante ciò, i contagi continuavano a salire, mettendo a dura prova l’ottimismo e i nervi di chi su quella nave, in un modo o nell’altro, ricopriva un ruolo di responsabilità. Lui, invece, ha persino trovato la forza di distribuire cioccolatini a forma di cuore per allietare il soggiorno – a quel punto quasi carcerario – dei passeggeri il giorno di San Valentino.



Le parole della moglie di Gennaro Arma

Su Twitter, nel ringraziare lui e il resto dell’”eccezionale equipaggio, la società armatrice Princess Cruises lo ha definito “capitano eroe”. “Ovviamente il giudizio della compagnia fa molto piacere, ma non dite che è un eroe”, ha commentato poco dopo la moglie Mariana. Per poi continuare: “Gennaro è un uomo di mare ed ha eseguito quello che i capitani devono fare: essere a capo, guidare e prendere decisioni”. Ora “è tranquillo per aver concluso questa esperienza nel miglior modo possibile”. Più difficile dell’evacuazione è stato “affrontare in questi lunghi giorni i media. Essere catapultata all’attenzione dei media e dover reggere all’impatto, non ero preparata”. Riguardo invece all’onorificenza, Mariana ha dichiarato all’Ansa: “Non sapevo nulla, grazie di cuore al presidente Mattarella. Apprendo ora questa notizia, più tardi sentirò via Skype Gennaro, come ogni sera, e ne gioiremo insieme”. Al momento, il comandante si trova in quarantena in Giappone.

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