Il figlio di Genny ‘a carogna, Ciro De Tommaso, è stato arrestato nella nottata di sabato dopo una rapina ad un’auto in cui è morto il suo complice, un ragazzo di 17 anni ucciso dopo uno scontro a fuoco con la polizia. Genny ‘a carogna, ex capo ultras del Napoli, “rubò” diverse pagine di cronaca a seguito di quanto accaduto durante la finale di Coppa Italia del 2014, Napoli-Fiorentina, la morte del tifoso azzurro Ciro Esposito. In quell’occasione Genny, l’alias di Gennaro De Tommaso, trattò con le forza dell’ordine e l’allora capitano del Napoli, Marek Hamsik, garantendo che sugli spalti non ci sarebbero stati disordini nonostante la tragica notizia di poche ore prima. Genny si presentò ai funerali del giovane assassinato alla guida di una folta rappresentanza del tifo azzurro, che si ritrovò presso la piazza di Scampia, lo stesso quartiere di cui Ciro Esposito era originario. In seguito le cose cambiarono per Genny ‘a carogna, in particolare dopo l’arresto e la successiva condannata per traffico internazionale di stupefacenti, poi divenuto pentito e collaboratore di giustizia.



GENNY ‘A CAROGNA, NONNO CIRO: “DISCONOSCO MIO FIGLIO”

Da venti anni di carcere, grazie alla collaborazione, ottenne uno sconto per nove anni ai domiciliari, e proprio per questo, ieri, davanti alla questura, c’era tutta la famiglia di Ciro De Tommaso, tranne appunto il padre. I suoi famigliari non gli hanno infatti mai perdonato il pentimento, ricorda il Corriere della Sera, uno smacco indelebile per alcune persone. E così che il figlio di Genny ‘a carogna ha continuato a frequentare le strade, brutti giri, fino appunto all’arresto di due giorni fa. Anche il padre di Genny ‘a carogna, nonno Ciro De Tommaso, è stato un personaggio molto noto alle forze dell’ordine, e subito dopo il pentimento del figlio aveva parlato così con i giornalisti: «Disconosco mio figlio. Se era ommo , si faceva la carcerazione per la droga e si stava zitto. Quello che sta dicendo sono tutte palle. Nun sape niente».

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