I 14 positivi riscontrati presso la squadra di calcio del Genoa, rischiano di creare un maxi focolaio con conseguente stop della Serie A. Non va infatti dimenticato che lo scorso weekend la compagine ligure ha affrontato il Napoli, e di conseguenza c’è la seria possibilità che qualche tesserato dei partenopei abbia contratto il coronavirus. “Sicuramente questa notizia è una cosa preoccupante, 14 positivi in una squadra sono tanti – le parole di Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ai microfoni di Sky Sport – ora è una situazione difficile anche per i giocatori del Napoli. E’ capitato anche noi, abbiamo giocato contro il Milan dove c’erano Ibra e Duarte. Ma abbiamo fatto i tamponi ed eravamo tutti negativi. Ora non so cosa succederà, come faranno a giocare, ma una cosa del genere prima o poi dovevamo aspettarcela. Bisogna stare attenti”.



GENOA, 14 COL COVID: IL PARERE DI PREGLIASCO E BASSETTI

Sul “caso Genoa” si è espresso anche il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che attraverso la propria pagina Facebook ha scritto: “Quello che sta accadendo al Genoa potrebbe rappresentare la Waterloo dei tamponi. Dopo poche ore dall’esito di tamponi negativi per tutta la squadra – ha aggiunto – si è assistito a numerose positività con probabili conseguenze importanti sul futuro del campionato di serie A. I tamponi possono dare, da una parte una falsa patente di negatività e di liberi tutti e dall’altra produrre un esercito di positivi asintomatici”. Secondo Bassetti, c’è un forte rischio, quello di “far circolare soggetti negativi al tampone ma in fase di incubazione che trasmettono il virus e chiudere in casa altri con tampone positivo che non trasmettono a nessuno”. Così invece un altro virologo, il direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, che parla di caso possibile perchè “Dal momento in cui la malattia viene contratta, questa potrebbe anche non essere rilevata da tamponi effettuati fino a 72 ore dopo che il virus comincia a manifestarsi”. Non è da escludere che a infettare i 14 tesserati del Grifone sia stato Perin, scoperto positivo lo scorso sabato: “Sarà successo magari nell’allenamento di giovedì, quando il portiere Perin era già infettato senza saperlo, che abbia finito per contagiare diversi compagni. La malattia ha un periodo di 2-5 giorni di incubazione”. Anche Pregliasco come Mihajlovic è convinto che il Napoli debba fare attenzione: “Quindi il Napoli non è ancora fuori pericolo? E’ così. Bisognerà attendere ancora qualche giorno per la certezza”. Infine le parole di Flavio Ricciardella, dg dei rossoblu, che a Sky ha spiegato: “I giocatori sono per la maggior parte asintomatici, solo alcuni hanno leggeri sintomi. Se siamo rimasti sorpresi da questi numeri? Non sono un medico, non parlo di numeri. Quello che posso dire è che da inizio emergenza abbiamo applicato tutte le linee guida del protocollo e per la prima volta ci troviamo di fronte a dei contagi”.

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