Il Genoa come la Sampdoria, ma non si tratta di un risultato sul rettangolo verde. Dopo i doriani, anche il Grifone è stato “ospite” degli uffici tributari genovesi per una maxi transazione fiscale. Come spiegato dal Sole 24 Ore, il club rossoblu ha proposto e ottenuto di chiudere le pendenze sul versante erariale con il pagamento del 35 per cento dell’ammontare storicizzato.
Il quotidiano economico riporta che al 30 ottobre il debito del Genoa rideterminato e attestato era salito a oltre 106 milioni di euro, obbligazione che il club si è impegnato a pagare sino alla soglia minima di 37,2 milioni di euro, al netto dei ricalcoli della liquidazione automatica e di eventuali altre evenienze.
Genoa, accordo con il Fisco: debito ridotto a 37 milioni
Considerati gli importi già pagati da luglio – 4,4 milioni di euro – e le ritenute Irpef del 2021 già operate ma non versate – 7,8 milioni di euro – il residuo di 25 milioni è stato suddiviso in venti rate semestrali, con la prima da versare entro quindici giorni dall’omologa degli accordi di ristrutturazione. Il Sole 24 Ore segnala che per i primi quattro anni il Genoa pagherà otto rate semestrali da 833 mila euro, mentre per i successivi sei anni le dodici rate saliranno a 1,52 milioni di euro l’una, senza dimenticare gli interessi legali. Esattamente come accaduto ai cugini della Sampdoria, rilevati da Radrizzani prima del fallimento, anche per il Genoa il credito delle Entrate è garantito “dal pegno sul marchio del Grifone che la società si è impegnata a costituire entro 30 giorni, insieme al pegno sull’archivio storico del Genoa, tra le più antiche squadre del panorama del calcio professionistico italiano”.