GENOA, ESONERATO ROLANDO MARAN
Il Genoa ha esonerato Rolando Maran, ma la grande notizia è che per la quarta volta il presidente Enrico Preziosi ha deciso di affidare la panchina della squadra a Davide Ballardini. Prima però è giusto sottolineare il passo del tecnico trentino che oggi, ufficialmente, lascia il Grifone: notizia già nell’aria ieri quando il Genoa ha perso 2-0 a Benevento, ma che appunto si è concretizzata a tutti gli effetti soltanto oggi. Maran, che veniva dalle buone esperienze di Chievo e Cagliari al netto dei licenziamenti, ha ottenuto 7 punti in 13 partite: la squadra rossoblu occupa il penultimo posto in classifica in compagnia del Torino, dopo il poker al Crotone nella prima giornata non ha più vinto facendo 4 punti in 12 gare.
Ha segnato 12 gol (secondo peggior attacco della Serie A) incassandone 26 (qui se non altro in tre hanno fatto peggio); non gli è bastato fermare il Milan sul 2-2 sfiorando anche la vittoria, qualche decisione impopolare (si veda l’esclusione di Lasse Schone dalla lista dei 25) e i risultati in crollo gli sono costati il posto. Resta un allenatore valido e che ha fatto tante cose positive in carriera, ma evidentemente il feeling con l’ambiente non è mai scattato; tutta colpa sua o meno non sappiamo, certamente la rosa non sembrava troppo competitiva per fare tanto meglio ma ora, per l’appunto, arriva il suo sostituto che conosce a menadito l’ambiente ed è chiamato all’ennesima impresa.
GENOA, IL RITORNO DI DAVIDE BALLARDINI
Davide Ballardini è alla quarta esperienza sulla panchina del Genoa: esonerato Rolando Maran, il tecnico romagnolo è stato richiamato da Gianluca Preziosi. Ha 77 partite in Serie A con 29 vittorie, 21 pareggi e 27 sconfitte; ha sostituito Gian Piero Gasperini nel novembre 2010, poi Gigi Delneri nel gennaio 2013, infine Ivan Juric nel novembre 2017. Nella prima occasione ha fatto 40 punti in 28 partite portando la squadra al decimo posto; nella seconda si è salvato con fatica, ma comunque conducendo la barca in porto; nella terza e finora ultima ha archiviato l’obiettivo con quattro giornate di anticipo. Clamorosamente, nell’ottobre di due anni fa, Preziosi (che per la prima volta lo aveva confermato al termine di una stagione) lo aveva esonerato con un passo da 12 punti in 7 partite e solo tre punti di ritardo dalla zona Champions League.
Il Genoa non è la sola società in cui abbia lavorato più volte: in particolare si contano infatti tre esperienze con il Cagliari, altra squadra cui il nome di Ballardini è profondamente legato, e due con il Palermo, mentre tra il 2009 e il febbraio 2010 ha avuto la grande occasione di allenare la Lazio e, prima dell’esonero, si è tolto la bellissima soddisfazione di vincere la Supercoppa Italiana contro l’Inter che qualche mese dopo, come tutti ricordiamo, avrebbe centrato il Triplete, costringendo José Mourinho a perdere l’unica finale disputata nella sua esperienza italiana. In bocca al lupo a Ballardini: la situazione del Genoa è grave, ma il passato parla per lui.