A Genova il prete Andrea Melis è stato arrestato con gravissime accuse: violenza sessuale su minorenni, prostituzione minorile e tentata violenza aggravata. Il sacerdote, 60 anni e originario di Cagliari, già destinatario di un provvedimento di sospensione da parte della Curia, si troverebbe ai domiciliari dal 2 agosto scorso, come riporta la Tgr Liguria, e a suo carico pende un quadro di pesanti elementi sfociato nella misura di custodia cautelare.



Secondo quanto emerso dall’inchiesta, ricostruisce Ansa, padre Andrea Melis avrebbe agito ai danni di minori dopo aver carpito la loro fiducia con diversi regali, da abiti griffati a sigarette elettroniche, e con la promessa di vacanze in Sardegna. I presunti abusi sessuali si sarebbero consumati negli appartamenti che aveva a disposizione per via del suo ruolo religioso e l’indagine nei suoi confronti sarebbe scattata dalla denuncia dei familiari di un chierichetto che avrebbe abusato dall’età di 13 anni. Le vittime, stando a quanto si apprende, potrebbero essere molte di più.



Prete Andrea Melis arrestato a Genova, il comunicato dell’Arcidiocesi

A margine dell’arresto di padre Andrea Melis, l’Arcidiocesi di Genova ha diffuso un comunicato a firma di monsignor Silvio Grilli, coordinatore dell’Ufficio Comunicazioni sociali. “In merito a quanto riportato su mass media locali in data 3 agosto – si legge nella nota – circa l’arresto di padre Andrea Melis, dei Padri Scolopi, accusato di abusi su minori, si esprime il dolore per i fatti denunciati e la vicinanza a chi ne è stato vittima e ai loro familiari“.

A carico del sacerdote, prosegue il testo, unitamente alla Diocesi di Savona e all’Ordine religioso è stata avviata “la procedura canonica prevista in questi casi” con la contestuale informativa al competente Dicastero Vaticano. Nei confronti di padre Andrea Melis, inoltre, l’Arcidiocesi del capoluogo ligure aveva già preso i provvedimenti previsti dalla legge canonica.



Le indagini su padre Andrea Melis dopo la denuncia dei genitori di un chierichetto

L’inchiesta a carico di padre Andrea Melis a Genova è scaturita da quanto denunciato dai genitori di un chierichetto, oggi 16enne, che avrebbe subito abusi reiterati fin dall’età di 13 anni. Violenze che, secondo l’accusa, sarebbero iniziate nel 2021 e che ora vedono indagato lo stesso sacerdote sulla cui posizione graverebbero anche la sospensione dai numerosi incarichi assunti in precedenza.

Nel ritratto del prete arrestato, riportato dalla Tgr Liguria, emerge che padre Andrea Melis era direttore della Scuola elementare e della Fondazione Assarotti di Genova e presidente di Fidae Liguria (Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie), nonché parroco della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Finale Ligure, in provincia di Savona. Gli episodi di violenza contestati sarebbero avvenuti al di fuori dei predetti ambienti, durante l’attività pastorale svolta personalmente dal religioso. La misura cautelare emessa dal gip, riporta ancora la testata, riguardere l’ipotesi di reato di violenza sessuale su minori, mentre per gli altri reati ipotizzati dalla Procura, la prostituzione minorile e la tentata violenza aggravata, il giudice si sarebbe riservato di decidere all’estio dei prossimi sviluppi d’indagine. Ansa riporta stralci dell’ordinanza del gip nella quale si legge che padre Andrea Melis avrebbe agito sotto “la spinta di impulsi perversi“, carpendo la fiducia dei “ragazzini attirandoli a casa sua, vicino alle chiese” e portandoli ad “accedere a tutto ciò che un adulto proibisce“.