Novità importanti nel caso di Alberto Genovese, l’ormai noto imprenditore finito in carcere con l’accusa di aver drogato e poi stuprato una 18enne nel suo appartamento milanese celebre per i tanti party in Terrazza Sentimento. Oltre alla 18enne, come emerso dalle indagini, ci sarebbero state altre vittime di stupro. La novità resa nota da Corriere della Sera è che anche la ex fidanzata di Genovese risulta essere indagata nell’ambito della medesima inchiesta milanese. Stando ad alcune testimonianze agli atti, la ragazza sarebbe stata presente nel corso di alcuni abusi. Stando a quanto finora emerso, all’ex fidanzata di Genovese gli inquirenti avrebbero contestato il concorso nella violenza e nella cessione di droga. Le indagini ora sono concentrate su altre presunte violenze. Ci sarebbe una terza vittima oltre alla 18enne ed alla ragazza che sarebbe stata stuprata a Ibiza. Un’altra giovane ha raccontato quanto accaduto alla trasmissione di Rai2, Ore 14, nella puntata di oggi. La giovane non avrebbe fatto nessuna denuncia in procura ma come è noto su questi tipi di reati si può procedere anche d’ufficio e potrebbero portare all’iscrizione di Genovese nel registro degli indagati anche per altri presunti abusi.



CASO GENOVESE, PARLA TERZA PRESUNTA VITTIMA

Spunta una presunta terza vittima di stupro di Alberto Genovese. La giovane, alla trasmissione Ore 14 su Rai2 ha raccontato delle feste alle quali ha partecipato la scorsa estate a Ibiza. “Sono stata a 5 feste durante luglio”, ha ammesso, ha “non sapevo chi era Genovese, ho capito che era lui il proprietario alla quarta festa senza vederlo ma solo all’ultima festa l’ho visto e mi sono rapportata con lui per sbaglio”. La giovane ha ammesso anche di aver visto anche tanta droga, “i famosi piatti nella camera di Genovese e varie pasticche vicino alla consolle a disposizione per chi voleva”. Nel corso del suo racconto la presunta terza vittima ha spiegato: “Non voglio che si dica che è la droga che lo ha confuso, non si dica che la fidanzata non sapeva visto che c’era. Lui è come un serial killer, è seriale, ci tengo a precisarlo perché era tutto molto premeditato, aveva questo brutto vizio”. L’ultima delle feste alle quali ha preso parte è stata quella più drammatica per lei, quella in cui è rimasta sola in camera con lui e la fidanzata: “Ha chiuso la porta a chiave e ha iniziato a fare il simpatico, a ballare con me. Poi è diventato aggressivo e ha iniziato a toccarmi le spalle, un fianco e poi il sedere. Ha iniziato a provare a spogliarmi, io cercavo in tutti i modi di scansarmi e dicevo alla sua fidanzata di dirgli di smetterla, di aiutarmi, di dirgli di non toccarmi”. Lui, a suo dire, avrebbe proseguito a fare uso di droga. All’improvviso, “Era troppo vicino a me e c’è stata una specie di semi lotta. Poi con la scusa di andare in bagno sono riuscita a chiamare il mio fidanzato. Quando ha capito che avevo chiesto aiuto, Genovese si è molto arrabbiato e mi ha sbattuto fuori come se fossi un cane, senza che potessi prendere la mia borsa, le mie scarpe, i miei effetti personali. Ero sconvolta”. Il suo racconto è ora al vaglio degli inquirenti. “Non è riuscito a finire la violenza e quindi non ho avuto il coraggio di denunciare, ma so che è molto importante farlo”, ha concluso. Clicca qui per l’intervista

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