Genovese Pagliuca e l’amore per la fidanzata Marianna: la loro storia

La storia di Genovese Pagliuca, ucciso a soli 24 anni, e del suo amore per la fidanzata Marianna sarà al centro della terza puntata di “Cose nostre”, la trasmissione in onda nella seconda serata di oggi, lunedì 25 luglio 2022, su Rai1. Quella dei due ragazzi è una storia di speranze e progetti. Un sentimento puro alimentato dalla voglia di sposarsi e di poter creare una propria famiglia. E’ il sogno di chi, a soli vent’anni, ha ancora il mondo in mano ma quel senso di felicità sconfinata è destinato a durare molto poco, messo a dura prova da alcuni esponenti del clan dei casalesi che aveva affrontato per difendere la giovane fidanzata.



La storia di Genovese Pagliuca si consuma a Teverola, cittadina in provincia di Caserta. Lavoratore onesto e ragazzo perbene, faceva il macellaio e sognava una famiglia proprio insieme al grande amore della sua vita, Marianna. Tutto sembrava essere destinato a concretizzarsi, proprio come nei sogni dei due giovani innamorati, ma a mettere la parola fine ad un desiderio semplice quanto normale, ha il nome e cognome di un’altra donna: Angela Barra. Non una donna qualunque, bensì l’amante del potente boss dei casalesi, Francesco Bidognetti, considerato il braccio destro di Francesco Schiavone.



L’incontro tra la fidanzata di Genovese Pagliuca e Angela Barra

Ad interrompere il sogno di una vita felice che Genovese Pagliuca e Marianna tanto desideravano, fu un incontro avvenuto nell’estate del 1993 quando la ragazza, che di lavoro faceva la parrucchiera a domicilio, si imbatté in Angela Barra. Sebbene fosse madre di 5 figli, la donna si invaghì di Marianna e con la scusa di chiamarla spesso per i suoi servizi professionali riuscì a conquistare la sua fiducia. Le due arrivarono con l’essere amiche e fu proprio Angela, in seguito ad una lite tra Marianna e la famiglia, ad ospitarla in casa. In quel contesto la Barra si spinse oltre, con avances sempre più esplicite che però incontrarono il rifiuto di Marianna. Nel frattempo Genovese Pagliuca, sempre più allontanato dalla gelosia della donna, tentava in ogni modo di incontrare la fidanzata fino a quando Angela decise di sequestrare Marianna e portarla in un’altra abitazione, con la complicità del fratello e di un amico.



Per circa un mese Marianna venne imbottita di sedativi e abusata da Angela Barra e dai suoi due complici fino a quando nel gennaio del 1994 Marianna riuscì a fuggire facendo ritorno a casa e raccontando tutto alla famiglia ed al fidanzato. Per timore del disonore della famiglia e di una vendetta da parte della camorra, i due ragazzi tennero tutto nascosto.

Il delitto di camorra

La famiglia di Marianna decise di tenere lontana la giovane da Teverola mentre il fidanzato Genovese Pagliuca, per non destare sospetti, rimase in paese. Da quel momento però ebbero inizio le aggressioni e le minacce al ragazzo. Per circa un anno il giovane continuò a subire le orrende intimidazioni fino alla condanna definitiva da parte di Angela che lo dichiarò morto nel giorno in cui avrebbe aperto la macelleria. E così fu: proprio nel giorno dell’inaugurazione, mentre si intratteneva in piazzetta, Genovese Pagliuca fu ucciso dalla camorra. Diversi colpi di pistola e lupara lo raggiunsero al volto senza dargli scampo. Il suo cadavere fu trovato a pochi metri dalla gelateria dei Barra.

Solo dopo la terribile notizia che raggiunse Marianna, la giovane decise di svelare tutta la verità e rendere giustizia all’amore della sua vita, confessando tutto alle forze dell’ordine. Questo portò all’arresto di Angela Barra, suo fratello Carmine e il secondo complice, Luigi De Vito. Nel 2009 la corte d’Appello ha condannato all’ergastolo Aniello Bidognetti, figlio del capoclan, e Giuseppe Setola, ritenuti gli esecutori materiali dell’omicidio di Genovese Pagliuca.