Per il commissario agli Affari Economici in Europa, Paolo Gentiloni, la differenza sostanziale tra il Governo Conte e l’esecutivo Draghi sta molto nella competenza e immagine che a livello europeo e internazionale l’ex Presidente BCE garantisce in partenza. Nell’intervista a La Stampa l’ex Premier Pd loda l’arrivo del Presidente Draghi e spiega «A questo punto l’Italia può diventare protagonista della rinascita europea. Può avere un ruolo decisivo. Un’Italia finalmente virtuosa può spostare gli equilibri interni all’Unione. L’effetto Draghi conta molto».



L’azione del Governo – impegnato nelle prossime settimane a discutere in Europa del Recovery Plan ancora tutto da modificare rispetto alla prima bozza del tandem Conte-Gualtieri – va nella direzione giusta secondo Gentiloni, «ricrea fiducia nel Paese e aiuta a superare le eventuali resistenze degli altri Stati membri sui meccanismi di riforma del Patto di stabilità».



GENTILONI: “FONDI RECOVERY PLAN IN ESTATE”

I passi da fare restano però ancora diversi e siamo solo all’inizio, con oggi il primo vero e proprio Cdm del Governo Draghi chiamato subito a stabilire nuove regole per il contrasto alla pandemia Covid-19: per il commissario economico Ue il tempo stringe per il Recovery Plan, sia sugli impegni stessi delle riforme sia per le procedure di attuazione. «Anche in questo caso il governo Draghi ha il profilo giusto e una base parlamentare adeguata a compiere questi sforzi ulteriori», spiega ancora Paolo Gentiloni a La Stampa, ricalcando come assai positiva la scelta del MEF (Ministero Economia e Finanze) come governance centrale del Recovery Plan, «scelta razionale e facilita il lavoro di Bruxelles».



La road map non cambia per la Commissione Europea, come chiarisce il responsabile degli Affari Economici a Bruxelles: «approvare i piani e poi andare sui mercati per garantire, prima della pausa estiva, il finanziamento del 13% dei fondi complessivi e l’erogazione della prima tranche». Nei prossimi giorni si riprenderanno i contatti tra Roma e la Commissione, con il nuovo Ministro Economia Daniele Franco già “presentato” nell’Ecofin di 7 giorni fa: «ci aspettiamo versioni via via più avanzate del Piano. Teniamo conto che nessun Paese ha ancora presentato versioni definitive», spiega ancora Gentiloni, aggiungendo «Dobbiamo canalizzare questo enorme flusso di risorse verso gli obiettivi qualitativi dello sviluppo, le tecnologie, la transizione digitale, il Green Deal al quale il Recovery assegna il 37% degli investimenti totali. L’Italia non si deve sottovalutare».