«L’Italia è davanti ad un’occasione unica, e sta muovendosi nella direzione delle riforme che ha indicato: è stato un bene fare quella della Giustizia, sarà meglio se si avanza rapidamente sul civile»: lo ha spiegato nella lunga intervista a “La Stampa” il commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni. L’invito, dopo gli ultimi dati positivi del PIL italiano (dovuto anche al rimbalzo inevitabile a seguito del crollo nel 2020), è lasciar perdere le schermaglie politiche viste negli ultimi tempi (Riforma Giustizia, Dl Recovery e non solo) per poter «guardare avanti».
«Da politico italiano posso dire di aver assistito a un dibattito non dissimile da quelli che sul tema ho visto negli ultimi venticinque anni. Tutto comprensibile e importante, ma per favore guardiamo avanti», osserva ancora l’ex Premier Gentiloni. Il catalogo di riforme da fare, ma anche il volume di investimenti, oltre alle misure da prendere sul piano sociale per accompagnare le trasformazioni di Green Deal e infine l’ innovazione digitale, «pone sfide gigantesche che non ammettono ritardi», chiarisce il commissario Ue agli Affari Economici.
GENTILONI: “L’ECONOMIA RIPARTITA GRAZIE AI VACCINI”
Gentiloni spiega a “La Stampa” come l’Europa intera tifi il Governo Draghi per far riemergere l’Italia dalla crisi economica, rilanciandola con i finanziamenti del Recovery Fund: «Anche perché il successo del Next Generation dipende in misura consistente da come andranno le cose da noi. L’Italia è rispettata. È sempre stata, nel bene e qualche volta nel male, un paese cruciale. Ora ha occasione unica ed è ‘nel bene’. Però non basta avere un premier autorevole e una maggioranza consistente: serve un successo nel piano nazionale e nell’utilizzo delle risorse. Se non funzionasse, sarebbe molto negativo per l’Italia, ma anche uno scacco per l’Europa». Oltre ad intimare il Governo a completare la riforma della giustizia per rispettare appieno il PNRR, Gentiloni sottolinea come solo grazie al Green Pass e ai vaccini che l’economia e la vita sociale sono putto riprendere: «grazie ai vaccini se l’economia è ripartita. Far seguire al vaccino regole comportamenti che tutelino la salute di tutti non è un attentato alla libertà, ma una strada per essere più liberi. Abbiamo una grande opportunità e non possiamo metterla a rischio inseguendo proteste che mi sembrano oltre che minoritarie, un poco sconclusionate».