IL DOLORE DI PADRE GEORG GAENSWEIN DOPO LA MORTE DI BENEDETTO XVI
Sono passati ormai due mesi dalla morte di Papa Benedetto XVI e il suo segretario particolare, amico e collaboratore da decenni – Mons. Georg Ganswein – alla “Bild” ha raccontato il dolore e «il grande vuoto» provato in questi giorni senza più la vicinanza di quel Santo Padre Emerito accompagnato per così tanti anni nelle difficoltà prima alla guida della Chiesa e poi con le clamorose dimissioni a vita privata nel Monastero Mater Gratiae dentro i Giardini del Vaticano.
«Ho sentito un grande vuoto ma con gli occhi della fede sono in pace», racconta ancora il vescovo tedesco che attende nuova collocazione per il futuro della sua carriera ecclesiale da Papa Francesco (incontrato lo scorso 2 marzo una seconda volta dopo che già il 9 gennaio scorso era stato ricevuto a Santa Marta). «Sono in pace perché ho accompagnato papa Benedetto fino alle porte del paradiso. Spero che Pietro gliela abbia aperta», rileva ancora Mons. Ganswein. Ratzinger ora è «nella gioia della fede. Questa è stata una grande consolazione per lui».
LIBRO E ACCUSE PEDOFILIA: MONS. GAENSWEIN FA CHIAREZZA ALLA ‘BILD’
«Ho parlato con Benedetto XVI del mio nuovo libro»: sempre alla “Bild” è Mons. Georg Ganswein a rivelare che pochi mesi prima la morte del Santo Padre Emerito gli ha comunicato l’intenzione di voler pubblicare il saggio “Nient’altro che la verità. La mia vita con Benedetto XVI” proprio a seguito della scomparsa. Il dialogo è avvenuto nell’ottobre 2022, solo due mesi prima della nascita al cielo di Joseph Ratzinger con Padre Georg che annuncia di voler pubblicare il suo nuovo libro di lì a poco: «perché? Ho detto “dopo la tua morte ci saranno pubblicazioni che affermano ogni sorta di cose – ecco perché penso che sia importante alzare la mia voce, che può riferire e correggere le cose da vicino”». Sempre nell’intervista al quotidiano tedesco Georg ricorda di aver visto soffrire in quei mesi Benedetto XVI forse come non mai, e non certo per la malattia che progrediva.
«Era stato accusato di qualcosa di non vero: lo hanno accusato di essere un bugiardo», ricorda Mons. Ganswein in merito alla vicenda delle denunce per pedofilia nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga che, secondo l’accusa, l’allora arcivescovo Ratzinger avrebbe “coperto”. «L’accusa di cui ho parlato era che era un bugiardo. Chiunque conosca anche solo un po’ Papa Benedetto e l’integrità della sua persona può immaginare quanto fosse profondamente scosso», afferma Padre Georg. Benedetto XVI ha dovuto rispondere in prima persona spiegando nel dettaglio l’intera vicenda e la sua completa innocenza: il problema è che uno dei redattori della sua assistenza legale ha commesso un errore di trascrizione che ha aggiunto ulteriori polemiche sul Papa Emerito, attaccato come “bugiardo”; «Si è così completamente perduto il senso di quella ricostruzione, ovvero che il rapporto sulla pedofilia non poteva provare la colpevolezza del Papa in nessuno dei casi».