Sono ore di profondo lutto quelle che sta vivendo Benedetto XVI, Papa Emerito, per la morte del fratello, il monsignor Georg Ratzinger, spentosi a Ratisbona all’età di 96 anni. L’uomo era malato da diverso tempo e le sue condizioni di salute si erano aggravate nell’ultimo periodo. Per questa ragione Joseph Ratzinger aveva deciso il 18 giugno scorso di recarsi in Germania e trascorrere qualche giorno in sua compagnia. Del resto, il Papa Emerito e Georg Ratzinger hanno condiviso in toto l’esperienza religiosa, venendo addirittura ordinati presbiteri lo stesso giorno. In un’intervista risalente a undici anni fa, Georg dichiarò che “mio fratello e io da bambini eravamo entrambi chierichetti e tutti e due servivamo Messa. Ci fu presto chiaro, prima a me e poi a lui, che la nostra vita sarebbe stata a servizio della Chiesa”. Una vocazione condivisa, che li ha portati a intraprendere la vita sacerdotale e a trascorrere il loro tempo terreno completamente al servizio del Signore. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



GEORG RATZINGER È MORTO: ADDIO AL FRATELLO DEL PAPA EMERITO BENEDETTO XVI

Georg Ratzinger è morto questa mattina nella sua Ratisbona dopo che solo pochi giorni fa l’amato fratello Papa Emerito Benedetto XVI era riuscito a fargli visita per l’ultimo intenso, commosso, saluto. L’anziano sacerdote bavarese è salito al cielo all’età di 96 anni di fatto l’ultimo parente stretto dell’altrettanto anziano Pontefice tedesco: famoso musicista e maestro di coro, divenne sacerdote lo stesso giorno del fratello e nella sua “ombra” testimoniò il Signore con una vita dedicata alla bellezza della musica e alla passione per l’insegnamento anche teologico.



Ha girato il mondo facendo numerosi concerti e ha diretto molte incisioni per Deutsche Grammophon, Ars Musici e altre importanti etichette discografiche con produzioni dedicate a Bach, Mozart, Mendelssohn e altri autori: ma è stato soprattutto un educatore attento e un umile servitore della Chiesa tedesca, esattamente come il fratello ben più “famoso”. Era purtroppo malato da tempo e proprio per questo Papa Ratzinger ha compiuto lo sforzo del primo viaggio extra Vaticano dalle sue dimissioni per poterlo salutare e passare con lui gli ultimi giorni felici sulla Terra.

L’ULTIMO SALUTO DEL PAPA EMERITO ALL’AMATO FRATELLO GEORG

«Dall’inizio della mia vita mio fratello è stato sempre per me non solo compagno, ma anche guida affidabile. È stato per me un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza, la determinazione delle sue decisioni. Mi ha mostrato sempre la strada da prendere, anche in situazioni difficili», così il 22 agosto 2008 Benedetto XVI aveva detto al fratello Georg Ratzinger dopo la cittadinanza onoraria concessagli da Castel Gandolfo. «Ho sempre pensato che la musica sia una delle cose più belle che Dio abbia creato. Anche mio fratello ha sempre amato la musica: forse l’ho contagiato io», ripeteva invece spesso Georg Ratzinger nelle rare interviste che concedeva ai media internazionali. Aveva in qualche modo “anticipato” le dimissioni del fratello («Se non dovesse più farcela dal punto di vista della condizione fisica, mio fratello dovrebbe avere il coraggio di dimettersi») ma era stato soprattutto vicino anche dopo le dimissioni all’amato Joseph.



«Si sono destati i ricordi, è stato un viaggio a ritroso nel tempo», ha spiegato invece Christian Schaller, vicedirettore dell’Istituto di Ratisbona che ospitava l’ormai morente Georg Ratzinger, «il Papa emerito è esausto ma pieno di gioia, l’incontro tra i due fratelli è stato commovente, un conforto per entrambi», faceva sapere ancora la Diocesi di Ratisbona prima del rientro al monastero vaticano Mater Ecclesiae lo scorso 21 giugno. Un ultimo intenso addio con la preghiera di ritrovarsi in Paradiso per due grandi e umili uomini di fede.