George Soros compie oggi 90 anni e tra una partita di tennis e un progetto filantropico pro-migranti risponde a diverse domande anche sulla politica italiane postegli oggi da Repubblica: per il “simbolo” degli attacchi sovranisti di mezza Europa, i veri nemici del futuro europeo non sono né il Covid né i migranti, bensì proprio gli stessi populisti. «Siamo nella crisi più grave dalla Seconda Guerra Mondiale […] ma i veri nemici sono i leader e movimenti contrari ai valori su cui l’Unione Europea è stata fondata». Soros fa i nomi e non può che partire dalla “sua” Ungheria: Viktor Orban e Jaroslav Kaczynski in Polonia sono un grande rischio, ma non quello più grave in questo momento. Per il filantropo 90enne il vero pericolo si chiama Matteo Salvini: «Leader anti-Ue ha guadagnato consensi finche ha commesso l’errore fatale di provocare la crisi di Governo, la sua popolarità è in declino ma è in ascesa quella di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, ancora più estremista e della stessa coalizione»; l’attacco di Soros al Centrodestra è fortissimo, visto assieme agli altri movimenti “sovranisti-populisti” come i veri nemici per la stabilità e crescita dell’Unione Europea.
SOROS “IL GOVERNO CONTE È FRAGILE MA…”
Soros non lesina critiche neanche al Governo Conte-2, considerato «estremamente fragile, con una coalizione che regge solo per evitare elezioni che sarebbero vinte dalle forze anti-europee»: ma al momento, si chiede ancora il filantropo nell’intervista a Repubblica, la vera domanda è se l’Ue sarà in grado di sostenere l’Italia in questa lunga fase di crisi politica ed economica. Fino ad oggi, gli accordi europei sono stati un «fallimento colossale» secondo Soros, compreso l’ultimo Consiglio Ue sul Recovery Fund: «il percorso scelto dall’Ue porterà troppo poco danaro troppo tardi, per l’ostruzionismo dei quattro o cinque Paesi “frugali”. Questo mi riporta alla mia idea di un’obbligazione perpetua. Io credo che i quattro o cinque Paesi che hanno già diluito il Recovery Fund, invece di mettersi di traverso, dovrebbero sostenerla con entusiasmo». La risposta dell’Europa alla crisi Covid-19 non basta per il miliardario filantropo ungherese, «pochi soldi e tropo tardi» che rischiano di indebolire ulteriormente l’Ue sia davanti ai sovranisti sia alle forze esterne che per Soros non sono altro che Cina e Russia «La Cina è leader nell’intelligenza artificiale con cui produce strumenti di controllo della popolazione. Sono essenziali per una società chiusa, ma sono un pericolo mortale per una società aperta».