«L’ex calciatore del Milan George Weah potrebbe diventare il nuovo presidente della repubblica della Liberia»: esordiva così l’articolo di Sky TG24 nel lontano ottobre del 2017. In quel momento, infatti, stava avvenendo lo spoglio in tutta la nazione africana: a contendersi la nomina George Weah e Joseph Boakai.
Un salto temporale e ci ritroviamo ai giorni nostri e, soprattutto, alle ultime ore. In questo momento, la Liberia sta vivendo una situazione speculare a quella di sei anni fa: la nomina a presidente della nazione e da una parte George Weah e dall’altra Joseph Boakai. Se ad ottobre del 2017, però, il risultato finale ha dato come vincitore delle elezioni George Weah, quest’anno sarà Joseph Boakai ad ottenere la nomina.
George Weah non sarà rieletto
In queste ore, infatti, l’ex calciatore, a capo del partito Democracy and Change, ha ammesso la sconfitta – di fatto non ancora arrivata perché si sta svolgendo ancora lo spoglio – congratulandosi con il non-nuovo avversario politico: “Stasera il Congress for Democracy and Change ha perso le elezioni, ma la Liberia ha vinto. È tempo di eleganza nella sconfitta”, ha dichiarato.
Si parla già di sconfitta perché i risultati annunciati non lasciano spazio ad una ripresa per l’ex rossonero, visto che attualmente Joseph Boakai si trova al 50,89% e George Weah al 49,11% con quasi tutti i seggi già scrutinati. Boakai, 78 anni, fa parte del partito di centrodestra: nel programma elettorale, tra gli altri, manifesta la chiara intenzione di combattere la corruzione che sta devastando la Liberia e, al tempo stesso, salvaguardare l’economia del Paese.
George Weah: tra passato e presente
Prima di diventare un noto esponente politico e presidente della Liberia, George Weah era già famoso in un altro ambito: quello del calcio. Nel 1995 vinse il Pallone d’Oro: a quel punto della carriera aveva già varcato le porte delle società calcistiche più importanti d’Europa tra cui Monaco e Paris Saint-Germain.
Una carriera che toccherà da vicino anche noi italiani, con il suo approdo al Milan. Qui giocherà per circa cinque anni, dopodiché arrivano le chiamate di Chelsea e Manchester City. Da calciatore, ha anche vestito la maglia per la nazionale della Liberia per ben 61 volte. Il calcio è di casa in famiglia: a seguire la carriera intrapresa dal politico sono stati anche i suoi due figli, George Weah Jr. e Timothy Weah, attualmente nella rosa della Juventus.