Georges Picquart è stato un capitano del 126º reggimento di fanteria coinvolto nell’affare Dreyfus: uno dei pochi a sostenere la sua innocenza. Classe 1854, Marie Georges Picquart (questo il suo vero nome) è nato il 6 settembre a Strasburgo dal musicista Marie Charles François Hubert Picquart e da Louise Henriette Mélanie Debenesse, fervente cattolica. Nonostante sia cresciuto in un ambiente familiare cattolico, Georges fu agnostico. A soli due anni si trasferisce a Geudertheim per via del padre che era stato nominato collaboratore diretto del colonnello Weitersheim. Sei anni dopo ritorna a Strasburgo dove vince una borsa di studio presso la Scuola Imperiale di Strasburgo. Successivamente, con la perdita dell’Alsazia-Lorena conquistata dai tedeschi, Georges e la famiglia si trasferiscono in Francia.



In Francia Georges completa gli studi iscrivendosi all’accademia militare di Saint-Cyr dove si classifica al quinto posto su trecentoquattro. Una carriera importante quella di Picquart: prima diventa sottotenente del 20º reggimento di fanteria nel 1874 nell’École d’application de l’état-major. Poco dopo diventa tenente e viene assegnato al 7º Reggimento dei Corazzieri come stagista e poi al 4º Reggimento degli Zuavi nel 1879.



Georges Picquart e il coinvolgimento nell’affare Dreyfus

Una volta rientrato in Francia, Georges Picquart entra nella fanteria, per la precisione nel 6º battaglione di cacciatori a piedi. Nel 1880 diventa capitano del 126º reggimento di fanteria e successivamente comandante nello staff del corpo di spedizione del Tonchino. La sua carriera però conosce una improvvisa battuta d’arresto quando viene coinvolto nell’affare Dreyfus, militare francese ebreo che peraltro era stato tra i suoi allievi. Picquart ha sempre difeso Dreyfus definendolo: “gentile e amichevole”, intelligenza “superiore”, educazione “perfetta” e cultura “molto ampia”, “giudizio ‘molto retto’, moralità, condotta, abito ‘perfetto’, ‘audace e buon comandante’, ‘robusto e prestante'”.



Per la difesa a Dreyfus fu condannato e allontanato dalla Francia. Per fortuna dopo la dichiarazione di innocenza di Dreyfus, anche Picquart viene riabilitato: è il 15 luglio del 1906. Poco dopo viene nominato generale di brigata e ministro della guerra.