Mentre su Rai1 Pierluigi Diaco, alla conduzione di Io e Te, “difendeva” Flavio Insinna rivelando che anche lui ogni tanto si lascia andare ad un temperamento incandescente a microfoni aperti, sui social, in tarda serata, la conduttrice Georgia Luzi ha usato il suo profilo Instagram per lasciarsi andare ad un lungo sfogo insinuando e aprendo un discorso che sembra proprio destinato e diretto a chi, proprio come Diaco, prova a “difendere” questi comportamenti nascondendosi dietro l’alibi del troppo amore e della passione. Naturalmente la conduttrice non fa mai nomi e non si rivolge direttamente a nessuno ma non c’è voluto poi molto a collegare i due discorsi, Ma cosa ha detto Georgia Luzi di così interessante? La conduttrice ha risposto: “Quindi, quelli educati e perbene per far capire quanto ci tengono al proprio lavoro, devono insultare qualcuno. Quindi, vale tutto?! Eh no. Minacce, urla, parolacce non valgono. Arroganza, presunzione, violenza verbale, non valgono. E allora mi viene in mente quando un “collega” mi lanciò una sedia. E solo per aver espresso il mio parere. Fortunatamente il “caro collega” aveva sì un ego spropositato, ma anche una mira scarsissima. Mi ribellai…”.
GEORGIA LUZI CONTRO PIERLUIGI DIACO?
Questo è solo uno dei passaggi ad alta tensione di un lungo post in cui Georgia Luzi ha condannato chi usa la violenza, anche verbale, ammettendo anche di aver subito a volte, e non solo parole, e di essersi un po’ pentita per questo: “Ho scelto di non “denunciare” almeno pubblicamente (ho continuato a lottare ogni giorno in silenzio, la testa non l’ho mai piegata). Sapevo a cosa sarei andata incontro e ho avuta paura. Paura di perdere il lavoro, di non essere creduta, di essere donna in un mondo di uomini. Perché alle donne che scelgono di dire di “no” vengono fatte le pulci, ne vengono contestati i tempi e i modi e così da vittime passiamo a carnefici”. A quanto pare al conduttrice si è pentita di non aver preso la palla al balzo rispondendo e denunciando ma adesso lo sa bene tanto che alla fine del suo sfogo spinge tutti ad avere coraggio: “Il loro “potere” è nulla di fronte alla vostra fierezza. E invece delle lacrime di coccodrillo, basterebbe portare rispetto. Perché siamo tutti UGUALI”. Arriverà una risposta ufficiale da parte di qualcuno che si sentirà punto nel profondo?