L’interesse di tutto il mondo si concentra, ormai da una settimana, su quanto sta succedendo in Ucraina. Dopo l’invasione russa di giovedì 24 febbraio all’alba, sul suolo ucraino è un susseguirsi di bombe e conflitti armati che hanno fin qui portato a un numero di decessi non ancora confermato e di giorno in giorno sempre più in aumento. A nulla sembra siano valsi i negoziati a Gomel, in Bielorussia, per cercare di calmare gli animi sul fronte, con nuovi attacchi e offensive con tanto di bombe che si sono invece intensificati.
Tutti provano a far tornare la pace e a cercare una via di dialogo con Vladimir Putin, presidente russo che ha voluto il conflitto bellico e che ora ascolta le richieste dell’Ucraina con occhio sempre vigile ai possibili movimenti di Nato e Usa e alle sanzioni dell’Europa. Dopo aver minacciato di intervenire col nucleare, Putin è sempre più temuto, ma chi lo conosce sa che uomo è e come poterlo fare tornare indietro. Dopo le parole dell’amico Ecclestone, anche Gerard Depardieu ha rotto il silenzio per fare ragionare il politico russo.
Gerard Depardieu a Putin: “Stop alle armi”
Dopo diversi giorni di silenzio, che avevano fatto temere su una sua posizione in favore della guerra, Gerard Depardieu ha alzato il telefono e chiamato l’agenzia AFP facendo una dichiarazione su quanto sta accadendo in Ucraina: “Russia e Ucraina sono sempre stati paesi fratelli – ha detto il 73enne attore all’agenzia di stampa – . Sono contrario a questa guerra fratricida e dico “ferma le armi e negozia!”. Un chiaro messaggio rivolto all’amico Vladimir Putin, sempre più stretto dall’opinione pubblica e spinto, anche da tanti russi, a mettere fine al conflitto.
Amico di lunga data del leader del Cremlino, nel gennaio del 2013 Depardieu aveva ottenuto il passaporto russo, in disaccordo con la politica fiscale dell’allora presidente francese François Hollande. L’attore francese aveva definito in passato la Russia come “una grande democrazia” e aveva paragonato Putin a papa Giovanni Paolo II e all’ex presidente francese François Mitterand. Parole che lette oggi, con tutto quello che lo stesso Putin ha scatenato in Ucraina, sanno di blasfemo e assurdo, con la speranza che la situazione a Kiev e dintorni possa presto placarsi.