Gerard Depardieu sotto inchiesta per stupro e violenze sessuali. Proprio così il celebre attore francese è indagato con durissime accuse da parte di una giovane attrice. La notizia è stata diramata dalla stampa francese che ha citato fonti giudiziarie dopo che la vittima ha richiesto la scorsa estate la riapertura dell’indagine. Le violenze si sarebbero consumante durante l’estate 2018 nella casa dell’attore; una giovane attrice ha raccontato di essere stata stuprata due volte dall’attore parigino nella sua casa. Immediata la risposta di Herve’ Temime, avvocato dell’attore che contattato da France Presse ha “deplorato che questa informazione sia stata resa pubblica” la notizia sottolineando a gran voce che l’attore “contesta totalmente i fatti di cui è accusato”. Stando alle prime indiscrezioni che si susseguono in queste ore Depardieu sarebbe amico della famiglia della giovane attrice violentata con cui non ha mai condiviso né set cinematografici né altro. La giovane attrice è riuscita dopo due anni a far ripartire le indagini costituendosi parte civile e mettendo così in moto un nuovo iter giudiziario.
Gerard Depardieu oggi: nuove accuse per l’attore
E’ ufficiale: Gérard Depardieu sotto inchiesta per stupro e violenze sessuali che risalgono all’estate 2018. Ad accusarlo è una giovanissima attrice che nell’estate 2018 sarebbe stata stuprata due volte dal famosissimo attore francese. La denuncia è stata presentata alla polizia francese ben due anni fa dalla giovanissima attrice che ha raccontato di essere stata violata per ben due volte i giorni 7 e 13 agosto nella casa di Parigi dell’attore. La denuncia era però finita nel dimenticatoio, visto che l’inchiesta è stata in una prima fase archiviata dalla procura con la seguente motivazione “numerose inchieste realizzate non hanno consentito di caratterizzare le infrazioni denunciate in tutti i loro elementi costitutivi”. A distanza di due anni però la giovane vittima è riuscita, nell’estate 2020, a far riaprire le indagini. Elodie Tuaillon-Hibon, il legale della vittima, ha chiesto che “l’intimità e la vita privata della sua assistita vengano rispettate”.