In Germania, le cause contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini Covid sono aumentate del 144%. Lo riporta il quotidiano Die Welt, analizzando anche i ricorsi legali che nella maggior parte dei casi sono stati avviati per “Effetti avversi e controindicazioni dei prodotti non opportunamente segnalati“. I tribunali tedeschi sono molto impegnati con questo tipo di problemi attualmente, ma ancora non è possibile anticipare come finiranno i processi. Perchè è difficile stabilire una responsabilità.



Come dimostrano i dati infatti, a partire da giugno 2023, sono stati avviati  510 procedimenti, tutti relativi alle vaccinazioni, con netta prevalenza di danni e problemi di salute riscontrati nei pazienti che, come affermano i documenti e le dichiarazioni degli avvocati che si stanno occupando delle varie questioni: “vanno oltre la normale entità di una reazione alla vaccinazione“. Il giornale tedesco ha provato ad analizzare le cause che si celano dietro l’aumento di questi ricorsi, una percentuale così elevata in pochi mesi che farebbe pensare  ad un problema di informazione e a campagne mirate per favorire le rivolte di massa contro le case farmaceutiche.



Germania, aumentano cause per danni da vaccini Covid, Ministero salute: “Difficile stabilire correlazione”

Le cause contro le case farmaceutiche per danni provocati dai vaccini Covid sono aumentate in Germania. Molte di queste però non saranno di facile risoluzione, perchè, come sottolinea il Die Welt, i procedimenti legali per questioni sanitarie sono solitamente lunghi e complessi. Al 31 dicembre 2023 risultavano in sospeso più di 500 ricorsi, alcuni di questi però hanno già ricevuto un rigetto da parte dei tribunali ed altri sono stati archiviati. Il problema principale riguarda le valutazioni mediche dei problemi e lo stabilire se questi siano stati effettivamente provocati dal vaccino oppure no.



Molte cause probabilmente si risolveranno con un risarcimento. Specialmente quelle legate a malattie più gravi segnalate e ricorrenti, come trombosi venose sinusali o cerebrali, Sindrome di Guillain-Barrè, e miocarditi. Tuttavia una correlazione con le dosi effettuate ancora non è ufficiale, e come evidenzia il giornale, neanche il Ministero della Salute federale e la stessa Unione Europea, nonostante le richieste alle aziende,  sono riusciti fino ad ora a dare informazioni scientifiche chiare e complete in merito alla questione.