Islamisti nel mirino dei procuratori federali tedeschi. Lo rivela Welt, spiegando che la maggior parte delle nuove indagini del 2022 sono state dirette contro sospetti terroristi islamici. Infatti, nell’ambito della sicurezza interna ed esterna, l’anno scorso il procuratore generale federale presso il Tribunale federale ha avviato 451 nuovi procedimenti preliminari. Di questi, 236 (52%) erano legati al terrorismo islamico, mentre 156 (poco meno del 35%) sono stati assegnati al fenomeno dell’ideologia straniera. Quest’area comprende tutte le ideologie straniere non religiose, come quelle separatiste, nazionaliste, di destra e di sinistra. I procedimenti si sono concentrati sul PKK curdo e sull’organizzazione clandestina marxista-leninista turca DHKP-C.
Ci sono 19 nuovi procedimenti (4%) avviati nel settore dei reati a sfondo politico “di destra”, uno per quelli “di sinistra” e due “da non assegnare”. Altri procedimenti riguardano esclusivamente l’area del diritto penale internazionale o appartengono all’area del diritto penale della protezione dello Stato in materia di sicurezza esterna. Il quotidiano tedesco ha avuto accesso alla risposta fornita dal governo federale ad un’interrogazione parlamentare della deputata della CSU Andrea Lindholz.
“TERRORISMO ISLAMICO MINACCIA PER LA GERMANIA”
La maggior parte dei rinvii a giudizio, spiega Welt, riguarda anche il terrorismo islamico, in particolare gli atti stranieri legati all’organizzazione terroristica dello Stato Islamico (Isis). Nel periodo tra l’inizio del 2020 e la fine di febbraio 2023, l’Ufficio del Procuratore federale ha formulato accuse contro 46 sospetti islamisti e 28 estremisti di destra, oltre a 7 sostenitori di una ideologia stranieri e 4 di estrema sinistra. «I dati mostrano chiaramente che il terrorismo islamico continua a essere una delle maggiori minacce alla sicurezza interna della Germania. L’attenzione unilaterale del Ministro federale dell’Interno verso l’estremismo di destra è miope e pericolosa», ha dichiarato Andrea Lindholz, vicepresidente del gruppo parlamentare CDU/CSU. Il suo auspicio è che le autorità di sicurezza vengano ulteriormente rafforzate sul piano personale e giuridico. Il ministro federale dell’Interno Nancy Faeser ha spiegato che la lotta contro l’estremismo islamico e il terrorismo «continuerà ad essere portata avanti con tutta la determinazione possibile», visto che la minaccia resta invariata.
“GERMANIA NEL MIRINO DELL’ISIS”
«La Germania continua ad essere un obiettivo diretto delle organizzazioni terroristiche islamiche. Gli islamisti sono un altro pericolo considerevole». Questo il motivo per il quale saranno impiegate ampie risorse delle autorità di sicurezza, il che si riflette anche nell’alto numero di procedimenti preliminari della Procura generale federale, ha aggiunto Nancy Faeser. Il fatto che il numero di procedimenti preliminari nell’ambito del terrorismo islamico sia così alto è dovuto anche al fatto, secondo Welt, che gli autori coinvolti in atti dello Stato Islamico (Isis) in Siria o in Iraq, ad esempio, vengono sempre perseguiti dalla Procura federale in Germania quando si trovano sul territorio. Solo se il reato è di «particolare rilevanza», la Procura federale può occuparsi anche del perseguimento della preparazione di un grave atto di violenza che mette in pericolo lo Stato o della costituzione di un’organizzazione criminale in Germania.