Allarme in Germania per la possibile carenza di gas nei prossimi quattro anni. Il gruppo di operatori di stoccaggio – INES – nel suo consueto report di aggiornamento di agosto ha reso noto che Berlino continuerà a essere a rischio di carenza di gas naturale fino alla stagione invernale 2026/2027. Due gli obiettivi da raggiungere per evitarlo: l’aumento di rigassificatori (GNL) e della capacità di stoccaggio.



“Senza ulteriori misure infrastrutturali, il rischio di una carenza di gas quando le temperature scenderanno esiste ancora e probabilmente continuerà ad accompagnarci fino all’inverno 2026/27“, le parole dell’amministratore delegato di INES Sebastian Bleschke. L’esperto ha anche rimarcato che INES si attende una diminuzione del consumo in modo strutturale non prima della stagione 2026-2027.



Germania a rischio di carenza di gas

Come anticipato, per fronteggiare le possibili emergenze, la Germania dovrebbe valutare la possibilità di ricorrere ad ulteriori terminali GNL e di aumentare la capacità di stoccaggio del gas o dei collegamenti dei gasdotti. L’analisi di Bleschke è perentoria: “La Germania avrà sicuramente bisogno di terminali GNL per il prossimo inverno e l’inverno successivo“. Intervenuto ai microfoni di Bloomberg, il CEO di E.ON (una delle principali aziende di servizi pubblici, ndr) ha evidenziato: “Dobbiamo essere chiari sul fatto che il cambiamento strutturale, dovuto alla guerra russa in Ucraina e all’abbandono del gas russo nella fornitura di Europa, rimarrà e quindi la crisi non è finita“. E.ON pochi giorni fa aveva preannunciato il rischio di possibili impennate del prezzo del gas. Per quanto riguarda l’andamento di quest’anno e del prossimo inverno, c’è ottimismo. Ciò che conta è andare avanti con la transizione energetica: “Dopo un lungo periodo di crisi, sentiamo che i venti contrari per il nostro business stanno diminuendo. Vediamo i nostri mercati sempre più in grado di recuperare terreno“.

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