Germania, un tribunale ha condannato un’attivista pro-Palestina per aver sostenuto durante alcune manifestazioni quattro giorni dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, lo slogan “From the river to the sea Palestine will be free“. La frase, mostrata in alcuni striscioni e soprattutto cantata in coro dagli altri manifestanti, è stata considerata come un reato, in particolare di “Incitamento all’antisemitismo“, in quanto negherebbe il diritto a Israele di esistere. L’imputata, una 22enne di orgine tedesco iraniana dovrà ora pagare una multa da 600 euro, dopo che le sue argomentazioni di difesa, in particolare sostenendo il diritto alla libertà di parola, sono state rigettate.



Come sottolinea il quotidiano The Guardian, che ha approfondito la questione, Birgit Balzer, il giudice che che ha seguito il processo ha anche commentato le critiche da parte di altri attivisti ed associazioni arrivate in seguito alla sua decisione, affermando che: “Ogni opinione può essere espressa nel pieno diritto alla libertà di parola in Germania“, tuttavia, ha aggiunto: “L’uso dello slogan deve essere valutato nel contesto del massacro di ebrei dopo la Shoah, e nel sostegno a Israele per il quale i tedeschi devono assumersi le proprie responsabilità dopo l’Olocausto“.



Germania condanna lo slogan pro-Palestina “From the river to the sea”, attivista condannata per “Incitamento all’antisemitismo”

L’attivista pro-Palestina Ava Moayeri è stata condannata da un tribunale in Germania a pagare una multa per aver sostenuto nelle manifestazioni lo slogan, considerato l’inno di liberazione dall’occupazione israeliana “From the river to the sea“. La frase incriminata, che viene riproposta ad ogni protesta sulla questione palestinese fin dagli anni 60, è generalmente ben tollerata in tutte le occasioni di dimostrazione popolare, tuttavia in Germania ha assunto un significato controverso. Il giudice Birgit Balzer ha infatti dichiarato che anche in altre sedi giudiziarie del paese è stato considerato come un “incitamento all’antisemitismo“, perchè negherebbe il diritto di esistenza dello Stato di Israele.



Sentenze come questa infatti, come ricorda il The Guardian sono aumentate in Germania negli ultimi mesi, soprattutto con l’intensificarsi degli episodi di odio nei confronti degli ebrei dopo l’inizio della guerra a Gaza. Anche il Ministro degli Interni Nancy Faeser, aveva vietato di cantare “From the river to the sea” durante le manifestazioni pro-Palestina, affermando che si tratta di uno slogan a sostegno di Hamas e per questo costituisce: “Apologia del terrorismo“.