In Germania il governo ha deciso di potenziare le misure sociali contro la povertà, sia per i disoccupati che per i lavoratori che non raggiungono minimi di stipendio dignitosi. Verrà quindi aumentato sia il reddito di cittadinanza che il salario minimo, quindi rispettivamente dal 2024 passerà dai 502 ai 563 euro l’assegno mensile per i cinque milioni di beneficiari del bonus, e a 12,4 euro la paga oraria di base per i dipendenti.



Il provvedimento, come riporta il quotidiano Süddeutsche Zeitung, è stato deciso dal ministro federale degli Affari sociali Hubertus Heil martedì scorso a Berlino ed annunciato ottenendo grandi consensi soprattutto da una parte della politica che da tempo spingeva per una riforma di questi benefici. Tuttavia c’è anche chi ha commentato protestando, soprattutto per il fatto che questa manovra costerà allo stato 4,3 miliardi di euro, e polemizzando sul fatto che non vengono garantiti incentivi sufficienti per trovare un posto di lavoro agli “occupabili” che percepiscono il Reddito di cittadinanza tedesco, penalizzando così i lavoratori “poveri”.



Germania aumenta il reddito di cittadinanza, ma è polemica per il beneficio agli “occupabili”

Il ministro Heil nell’illustrare i piani di governo nel campo sociale, ha commentato che l’aumento del reddito di base per i disoccupati consiste in un doveroso adeguamento all’inflazione in un periodo di crisi che tutta l’Europa sta vivendo. Le polemiche però sono arrivate dall’opposizione che ha sostenuto soprattutto la necessità di un aumento del salario minimo orario, perchè tra i più colpiti dall’aumento prezzi ci sarebbero i lavoratori che non hanno garanzia di uno stipendio adeguato al minimo costo della vita.



Così insieme alla decisione di portare a 12,4 euro la paga base è arrivata anche la proposta di discutere su un cambiamento che potrebbe, come accade in Italia, differenziare il sussidio mensile tra coloro che non possono lavorare e i cosiddetti “occupabili”. Il parlamentare del partito cristiano democratico Carsten Linnemann ha dichiarato al quotidiano Süddeutsche Zeitung che “occorre sostenere chi non è occupabile, ma allo stesso tempo favorire l’offerta di lavoro per i beneficiari che invece potrebbero contribuire“, aggiungendo “Quelli che possono andare a lavorare dovrebbero andare a lavorare“.