Dopo aver preso di mira gli Stati Uniti, accusati di aver creato un’arma biologica, la Russia ora si concentra sulla Germania. L’accusa è che abbia svolto un programma biologico militare in Ucraina. Stavolta a dirlo è l’ambasciatore russo presso l’Onu, Gennady Gatilov, secondo cui tale programma biologico militare in Ucraina servirebbe a studiare malattie mortali. “È pertinente notare che i documenti confermano il fatto che la Germania ha attuato il proprio programma militare e biologico in Ucraina. Ci sono state visite regolari di specialisti tedeschi agli ospedali ucraini di Kiev, Kharkov, Odessa e Leopoli, dove hanno conosciuto personalmente le peculiarità del decorso delle malattie nella popolazione locale”, ha dichiarato come riportato da Europa Press.
Parlando delle azioni tedesche, “precedentemente sconosciute al grande pubblico”, ha aggiunto che “portano la stessa minaccia degli esperimenti biologici degli Stati Uniti”. Per questo è stato richiesto uno studio dettagliato. Si tratta delle stesse accuse citate anche nella nota dell’Ambasciata russa in Italia e San Marino.
RUSSIA CONTRO GERMANIA “MINACCE BIOLOGICHE…”
Gennady Gatilov ha spiegato che l’Istituto tedesco di medicina tropicale ha condotto degli studi in collaborazione col Centro di salute pubblica del Ministero della Sanità ucraino durante cui la parte ucraina si sarebbe impegnata a fornire campioni di sangue dell’etnia slava. “Permettetemi di sottolineare che le minacce biologiche, per loro natura, non conoscono confini. Oggi, nessuna regione del mondo può sentirsi sicura. Gli Stati Uniti controllano più di 300 laboratori biologici in 30 paesi, tra cui in Medio Oriente, Africa e Sud-Est asiatico”, ha aggiunto il rappresentante russo alle Nazioni Unite.
Secondo Gatilov, lo scopo del programma tedesco era quello di studiare il potenziale di malattie mortali come la febbre emorragica della Crimea-Congo nell’Europa orientale. Il progetto, secondo i russi, è stato finanziato dal Ministero degli Esteri tedesco e dalla Bundeswehr. Martedì, la Duma di Stato ha avviato un’indagine sul lavoro dei biolaboratori in Ucraina.