Il governo della Germania è finito in queste ore al centro di una diatriba con l’Alta Corte tedesca che ha accusato il cancelliere Olaf Scholz e il suo governo “semaforo” di aver violato i vincoli del cosiddetto “freno al debito”. Questa norma, introdotta nel 2009, limita la possibilità del governo tedesco di approvare annualmente aiuti di stato per un massimo dello 0,35% del Pil, salvo situazioni emergenziali.



Secondo la Corte, però, il governo della Germania ha approfittato della crisi da coronavirus, che ha permesso di sforare quel vincolo debitorio, per approvare in sordina altri aiuti di stato destinati alle imprese e alla transizione verde. “La seconda legge di bilancio suppletiva 2021“, ha spiegato la Corte, “è stata dichiarata nulla, in particolare per la violazione dell’eccezionale al cosiddetto freno al debito”. Il problema è stato presentato alla Corte dell’opposizione dei conservatori cristiano-democratici, che hanno evidenziato come la Germania nel 2022 ha spostato 60 miliardi di euro già approvati per la pandemia, ma non utilizzati l’anno precedente, nel fondo per gli investimenti climatici. Mossa, questa, che secondo la Corte ha portato ad uno sforamento del massimale di aiuti di stato sfruttando un cavillo e che ha portato alla decisione di far sparire nel nulla quei 60 miliardi.



Cosa succede ora nella Germania con il buco da 60 miliardi di euro

Insomma, il governo della Germania si dovrà trovare ora a fare i conti con un buco da 60 miliardi di euro in un momento, peraltro, delicato, sia dal punto di vista economico perché è in fase di approvazione il bilancio per l’anno prossimo; sia da quello politico perché rappresenta l’ennesimo schiaffo in faccia figurativo all’amministrazione di Scholz, sempre più in crisi a livello di gradimento anche per i pessimi risultati economici dell’ultimo anno.

Secondo il partito di maggioranza in Germania, l’Spd di Scholz, questa sentenza non sarà un problema e permetterà, comunque, di procedere con il bilancio 2024 per com’è stato formulato fino ad ora, posizione avallata anche dal partito dei socialisti. Tuttavia, secondo La Verità quei 60 miliardi rappresentavano circa il 60% del fondo per la transizione verde, che ora dovrà trovare rapidamente altri fondi per coprirlo. Comunque sia, di certo c’è che questa sentenza e la soluzione che verrà adottata, potrebbero comportare uno spaccamento in Germania negli equilibri governativi, con i Verdi che spingono affinché la transizione venga completata e i socialisti che difficilmente accetteranno altri scostamenti a così poco tempo dall’approvazione del nuovo bilancio.