Cala ancora l’economia tedesca, con pessimi dati sulla produzione industriale nel mese di maggio. Dopo discussioni durate mesi con il ministro dell’economia Robert Habeck e quello delle finanze Christian Lindner, si è arrivati a un compromesso sul bilancio, illustrato ieri. Non si tratta, come affermato dal premier, di un bilancio di austerità e a dimostrarlo, secondo Scholz, sarebbe il livello degli investimenti: “Ci concentriamo sull’istruzione e sulla sicurezza esterna e interna. Alleggeriamo gli oneri dei cittadini e tutto questo nel rispetto del freno all’indebitamento”.



Come spiega La Verità, Lindner ha insistito affinché la regola del freno al debito resti invariata. Ci sono, tra le misure, spinte verso la mobilità elettrica, con sgravi per l’acquisto di auto e il progetto di costruire stazioni di ricarica pubbliche ogni 10-15 km in tutta la Germania: questi investimenti dovrebbero riuscire a muovere anche il settore dell’edilizia, poiché si punta a un maggiore utilizzo dei prestiti a tasso agevolato al posto dei sussidi, tagliando la burocrazia. Sono stati poi prolungati i bonus fiscali sui costi dell’energia ma ciò che non è chiaro, secondo La Verità, è come siano state finanziate le misure previste.



Economia a picco in Germania: cosa succede?

Secondo La Verità, gli investimenti previsti nella legge di bilancio tedesca saranno finanziati risparmiando sui trasferimenti al bilancio dell’Unione Europea, ricalcolati su stime più realistiche. Intanto la produzione cala a picco: a maggio 2024, ad esempio, quella industriale è scesa del 2.5% rispetto al mese precedente e del 6.7% rispetto a maggio 2024, dunque un anno prima. Il dato è risultato essere peggiore delle attese visto che gli esperti pensavano che il dato sarebbe stato in crescita.

A scendere è la produzione in settori vari: quello manifatturiero tedesco, ad esempio, è sceso dello 0-6% a livello mensile e del 6% in un anno. Il settore dell’auto, invece, ha fatto registrare un -5.2% mentre la produzione di beni strumentali è scesa del 4% e quella dei beni intermedi del 2.7%. Per le costruzioni, il calo è stato del 3.3% in un mese: l’unico settore in controtendenza, invece, è quello dell’intensità energetica, che è aumentata dello 0.2% a maggio 2024 rispetto al mese precedente.