La Germania – come tutti gli altri stati UE – che si sta preparando alle Elezioni che il prossimo giugno porteranno ad un nuovo Parlamento europeo, con i grandi partiti che iniziano anche la campagna elettorale per il voto federale del prossimo 2025, ha deciso di cambiare in corsa le regole dei dibattiti televisivi. Questi ultimi, infatti, sono il microfono e il megafono con cui i rappresentati politici possono arrivare alle orecchie meno attente della popolazione, nonché l’occasione per i piccoli gruppi – come il BSW di Sahra Wagenknecht e i temuti sovranisti di estrema destra dell’AfD – per ritagliarsi i loro necessari consensi per sedere nel parlamento d’Europa e, poi, della stessa Germania.



Un cambio di regole deciso solamente un paio di giorni fa dall’emittente pubblica ZDF che con una mossa senza precedenti ha invitato sette degli otto partiti che attualmente siedono nel Bundestag, escludendo proprio il già citato gruppo BSW, fondato all’inizio di quest’anno da Sahra Wagenknecht con il chiaro e dichiarato intento di mangiare voti alla sinistra e visto – almeno dai commentatori della Germania – come il possibile principale oppositore all’ascesa dell’AdF.



Sahra Wagenknecht: “I grandi partiti della Germania escludono la BSW perché ci temono”

Interpellata dal sito tedesco NachDenkSeiten, l’emittente pubblica della Germania non è riuscita a giustificare in modo credibile l’esclusione dai dibattiti televisivi del BSW, limitandosi a dire che l’invito era rivolto ai soli partiti veri e propri (mentre quello di Sahra Wagenknecht è al pari delle nostre liste elettorali) peggiorando – se possibile – la posizione di partenza lasciando intendere che sia un bando rivolto espressamente al solo gruppo di sinistra.



“Un’impudenza senza fondo”, ha commentato in un video diffuso sui social la segretaria di BSW dopo l’esclusione dal dibattito pubblico in Germania, e promettendo battaglia contro una regola discriminatoria, accusa i “partiti tradizionali” di avere “paura” del suo gruppo elettorale, al punto da “preferire una AfD forte piuttosto che un ulteriore rafforzamento della [mia] alleanza”.

A livello elettorale, infatti, secondo un sondaggio di gennaio 2024 condotto dall’istituto Insa e citato dal Manifesto, il gruppo BSW gode in Germania del 14% delle preferenze, terzo solamente all’unione tra Cdu e Csu (prima con il 27% degli ipotetici voti) e alla già citata AfD che viaggia sull’ordine del 18%.