Per la Germania si avvicina un autunno infuocato per quanto riguarda la politica migratoria. Un numero sempre crescente di migranti sta cercando di entrare nell’Ue, e in particolare nel territorio tedesco. Il ministro degli Interni del Brandeburgo, Michael Stübgen, parla di un numero record di rifugiati e di un «massiccio aumento» degli ingressi illegali. Inoltre, è andato allo scontro col ministro federale dell’Interno, Nancy Faeser, accusandola di aver agito col freno a mano per mesi sulla questione. «Si rifiuta senza un valido motivo di adottare misure necessarie come i controlli alle frontiere», ha dichiarato Stübgen, le cui parole sono riportate da Süddeutsche Zeitung. La proposta è di dispiegare ancor più poliziotti nella regione di confine con la Polonia. La tensione è alta, perché molte città riferiscono di non essere in grado di accogliere altri migranti e rifugiati, quindi la pressione si riversa su governi federali e statali, in un rimpallo di accuse.
Eppure, stando a quanto riferito dal giornale tedesco, i numeri dei richiedenti asilo in Germania sono ancora lontani da quelli degli anni record 2015 e 2016. L’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (Bamf) ha contato poco meno di 205.000 richieste iniziali di asilo alla fine di agosto. È pur vero che si tratta del 77% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma è anche un dato significativamente inferiore rispetto alla metà dello scorso decennio. Nel 2016, ad esempio, sono state presentate in totale 722.000 domande.
MIGRANTI GERMANIA: TIMORI PER ROTTA MOSCA-MINSK
Comunque, non è solo il Brandeburgo a reclamare aiuto per i migranti in Germania. L’Associazione delle città avverte anche che i responsabili di molti municipi dello Stato si sentono sopraffatti, anche perché stavolta ai migranti si è aggiunto l’elevato numero di rifugiati di guerra provenienti dall’Ucraina. Secondo il Ministero federale degli Interni, circa 1,1 milioni di persone provenienti dall’Ucraina vivono attualmente in Germania. Le capacità di alloggi, scuole e asili nido stanno quindi raggiungendo i loro limiti. Gli ingressi non autorizzati stanno diventando, dunque, un problema crescente. Solo a luglio, la Polizia Federale ha registrato ben 10mila ingressi illegali, il 55% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La Polizia federale ha dichiarato alla Süddeutsche Zeitung di aspettarsi «un ulteriore aumento dell’immigrazione illegale in Germania nel corso delle prossime settimane». Le preoccupazioni aumentano anche perché la Russia starebbe svolgendo un ruolo importante nei flussi migratori. Oltre alla rotta balcanica, gli investigatori hanno nuovamente identificato un’altra rotta principale: Mosca – Minsk – Germania. Secondo la Polizia Federale, «la migrazione illegale attraverso la Federazione russa e da lì attraverso la Bielorussia verso l’Unione europea e la Germania è attualmente un ulteriore punto focale per la polizia di frontiera».
MIGRANTI GERMANIA: “SERVONO CONTROLLI ALLE FRONTIERE”
Nel Brandeburgo, le autorità riferiscono addirittura che il 50% degli immigrati clandestini proviene già da questa rotta, che a quanto pare è organizzata in modo molto professionale. Il Ministero degli Interni del Brandeburgo riferisce che la maggior parte di loro sono rifugiati che hanno soggiornato in Turchia, Iran o Emirati Arabi Uniti per un lungo periodo di tempo. Ora si intensificano le pressioni da parte di alcuni Stati federali tedeschi affinché vengano rafforzati i controlli alle frontiere anche nella parte orientale. «L’esperienza dimostra che i mesi con più accessi sono quelli da settembre a novembre, quindi dobbiamo essere più preparati», ha affermato il ministro degli Interni della Sassonia, Armin Schuster.
Per il ministro degli Interni bavarese Joachim Herrmann va rafforzata la protezione delle frontiere esterne dell’Ue. Nell’area Schengen, in realtà, non esistono controlli fissi alle frontiere, ma negli ultimi anni diversi Paesi hanno fatto ricorso a delle eccezioni. La Germania è uno di questi, infatti nel 2015 sono stati introdotti controlli migranti alle frontiere con l’Austria, nell’aprile scorso sono stati estesi.