Unione europea solo nel nome. La corsa ai vaccini anti Covid evidenzia le crepe all’interno dell’Ue. La Germania ha, infatti, rotto gli indugi e ammesso alla fine di aver concluso un accordo bilaterale con Pfizer-BioNTech per acquistare ulteriori 30 milioni di dosi del loro vaccino. Così di fatto ha rotto l’accordo istituito tra la Commissione Ue e i Paesi membri per l’acquisto collettivo dei vaccini. La conferma è arrivata dalla portavoce del ministero della Salute che nella conferenza stampa di governo a Berlino ha risposto ad una domanda: «È noto che la Germania abbia proceduto a un’ordinazione di 30 milioni di dosi, per via bilaterale, con la Biontech». Dunque, la cancelliera Angela Merkel tira dritto da sola. Il Governo federale ha spiegato che tali dosi si andranno ad aggiungere a quelle già previste dai contratti firmati dalla Commissione Ue per conto dei 27 Stati membri, che corrispondono a 55,8 milioni. Altre 50,5 milioni dovrebbero arrivare dall’americana Moderna dopo che il farmaco riceverà il via libera dell’Agenzia europea per il farmaco (Ema), al più tardi nella prima settimana di gennaio.



GERMANIA COMPRA ALTRI VACCINI PFIZER-BIONTECH

La notizia della trattativa bilaterale condotta dalla Germania direttamente con le aziende farmaceutiche getta benzina sul fuoco dopo le polemiche legate ai vaccini, con l’enorma quantità arrivata a Berlino. Oltre 150mila dosi rispetto alle 9.750 consegnate all’Italia e ad altri Paesi europei, fatta eccezione per la Francia che ne ha ricevute 19.500. Come precisato dal ministero della Salute italiano, tali dosi arrivate nei 16 lander tedeschi rientrano nelle forniture successive alla prima quota simbolica. Stando a quanto riportato dall’Huffington Post, la Germania non punta solo ad acquistare più dosi di vaccino rispetto alla propria quota comunitaria, ma anche ad incrementare la produzione del vaccino da parte di BioNTech. «Stiamo lavorando insieme alla Biontech-Pfizer, affinché ci possano essere degli ulteriori centri di produzione del vaccino a Marburgo e in Assia», ha dichiarato il ministro della Salute Spahn ai microfoni della ZDF. L’azienda tedesca ha, infatti, comprato il centro di produzione di Marburgo della Novartis, quindi dopo piccoli adeguamenti partirà la produzione del vaccino anti Covid.



GERMANIA TRATTA ANCHE CON MODERNA

Secondo quanto riportato dallo Spiegel, i conti però non tornano. Perché alla Germania spetterebbero, ad esempio, 29,7 milioni di dosi di vaccino Moderna, stando all’accordo stipulato dalla Commissione Ue. Sarebbe il 18,6%, circa la metà delle attese del Governo federale. La spiegazione arriva dalla Bild, secondo cui la Germania sta per raggiungere un’intesa bilaterale anche con la multinazionale americana per ulteriori dosi, quindi sempre in sede separata rispetto alla trattativa comunitaria. Pare che il Governo federale abbia deciso di muoversi autonomamente dopo le critiche arrivate dall’opposizione per le poche dosi di vaccino arrivate, e pure in ritardo, rispetto a Stati Uniti e Regno Unito. Quindi, con questi accordi bilaterali Berlino è convinta di riuscire a vaccinare 68 milioni di cittadini contro Covid-19 nel prossimo anno, ottenendo così l’immunità di gregge.

Leggi anche