«Il capo del ministero della Difesa della Repubblica federale di Germania (…) ha fatto alcune dichiarazioni assolutamente inammissibili sul contenimento della Russia e sulla possibilità di usare (…) armi nucleari»: è durissimo il comunicato della portavoce del Ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo quanto sostenuto ad inizio settimana dalla titolare della Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer.



Mentre l’era Merkel è volta ufficialmente al termine ieri al Bundestag, subito una bella “grana” piomba sul prossimo Cancelliere Olaf Scholz: l’ormai prossima a cedere la poltrona della Difesa – AKK – ha rilasciato una durissima intervista in cui lamentava la continua deterrenza nucleare della Russia. Le parole andate di traverso al Cremlino erano state le seguenti: «la NATO è preparata e pronta ad attivare il suo arsenale nucleare contro la Russia se attacca un membro dell’alleanza militare». Non solo, Kramp-Karrenbauer aveva anche aggiunto, «Dobbiamo chiarire molto alla Russia che alla fine – e questa è anche la dottrina deterrente – siamo pronti a usare tali mezzi in modo che abbiano un effetto deterrente in anticipo e nessuno venga l’idea, ad esempio, delle aree sopra gli Stati baltici o nel Mar Nero per attaccare i partner della NATO».



CAOS SULLA DETERRENZA NUCLEARE: COSA SUCCEDE

Il giudizio della Ministra del Governo Merkel ha fatto letteralmente infuriare Mosca che con la nota della Zakharova ha convocato l’adesso militare tedesco dell’Ambasciata per poter rendere conto delle parole di Kramp-Karrenbauer sugli attacchi nucleari. In un periodo già piuttosto tumultuoso sui rapporti tra Mosca e Berlino, le parole della Ministra non hanno certo aiutato a “spegnere” il fuoco della polemica: nel suo discorso alla Russian Energy Week 2021, il Presidente Putin già la scorsa settimana aveva bollato come «senza senso» la decisione della Germania di abbandonare l’energia nucleare. «In politica energetica si prendono oggi troppo spesso decisioni emotive e scarsamente giustificate dal punto di vista tecnico, giocando sulle paure della gente in merito al cambiamento climatico al fine di perseguire interessi economici di parte che non sono basati su un’attenta valutazione tecnico-finanziaria a lungo termine», ha risposto il Presidente russo davanti ad una giornalista della CNBC che chiedeva conto delle strategie contro l nucleare della Germania. Ora però dopo le parole contro la deterrenza russa, il vaso sembra definitivamente colmo: dopo che la NATO aveva annunciato lo scorso 21 ottobre, la preparazione di un «piano strategico per contrastare un potenziale attacco di Mosca contro le regioni Baltiche e il Mar Nero», ecco che la Russia aveva replica sempre con Zakharova che i rapporti tra Occidente e Mosca erano arrivati ad essere analoghi, se non peggiori, al periodo della Guerra Fredda. Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, negli scorsi giorni era arrivato a dire «La ministra della Difesa tedesca sa molto bene come si è conclusa una situazione analoga per la Germania e l’Europa», facendo riferimento alla terribile Seconda Guerra Mondiale, «la questione della sicurezza in Europa deve essere reciproca ma è la NATO a non essere pronta ad un dialogo paritario sulla questione». Per la sua portavoce, le dichiarazioni di Germania e NATO «contribuiscono ad incrementare le tensioni in Europa».

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