La Corte federale ha bocciato la legge di Bilancio della Germania che il governo tedesco aveva presentato per il 2024 con le previsioni di spesa. Quello che è stato giudicato incostituzionale è il fondo per clima, che doveva essere garantito da una trasformazione di finalità delle risorse disponibili, per la precisione da prevenzione Covid a obiettivi di transizione energetica. Un passaggio obbligato per evitare l’aumento delle tasse e allo stesso tempo trovare i finanziamenti per sostenere le nuove norme green.



Il quotidiano Die Welt ha intervistato il professore di diritto costituzionale dell’università di Wurzburg, Alexander Schwartz, che ha confermato l’illegalità compiuta dal governo, dichiarando che la decisione della Corte è stata obbligata visto che chiaramente la norma contenuta è una violazione del freno all’indebitamento. Per il docente quindi, i politici dovevano già aspettarsi questo tipo di bocciatura, che probabilmente è stata fatta per continuare ad assicurarsi consensi popolari dovuti al fatto di poter dire di non aver aumentato la pressione fiscale sui cittadini.



Corte Federale boccia manovra finanziaria del governo tedesco, ora per finanziare fondo clima dovrà aumentare le tasse

Il professore esperto di diritto costituzionale tedesco Alexander Schwartz, intervistato dal Die Welt sulla bocciatura della Corte Federale alla Legge di Bilancio presentata da governo, afferma che il reato configurato dai giudici è stato quello di voler destinare fondi ad un obiettivo differente rispetto a quello per il quale erano stati inizialmente concessi. In particolare dalla ripresa dopo la pandemia da Covid  alla lotta al cambiamento climatico. Gli Stati Federali avevano già avvertito il governo che non era possibile inserire nella manovra finanziaria un simile provvedimento. Per gli obiettivi green servono risorse da trovare in altri modi, e sarà inevitabile un aumento delle tasse sui cittadini.



Ora il fondo sul clima dovrà essere finanziato aumentando il debito. Ma come sottolinea Schwartz, “Sarà un onere che graverà sulle future generazioni e che i nostri figli e nipoti dovranno ripagare“. La stroncatura del progetto poteva anche non arrivare, ma l’opposizione politica ha voluto fare leva su questa norma incostituzionale e quindi chiesto l’intervento della Corte. Adesso tra le voci di spesa figura un fondo per il clima che risulta vuoto e il peso ricadrà sui cittadini e su maggiorazioni del prezzo dell’energia. Inoltre, il governo dovrà mettere da parte altri progetti che forse erano più importanti, come ad esempio quello sul potenziamento di alcune infrastrutture.