Il secondo pacchetto di aiuti economici destinati a famiglie, imprese e lavoratori in Germania vede sulla carta 75-80 miliardi, un testo di 8 pagine e un piano già congegnato con l’atteso via libera del Governo non appena verranno appurate le ultime schermaglie con la Spd: a confronto delle oltre 750 pagine del Decreto Rilancio italiano (per 55 miliardi, di cui molti ancora non sbloccati in attesa dei decreti attuativi), il piano di aiuti messo in campo dalla Grosse Koalition Merkel-Scholz sembra provenire davvero da un altro pianeta. Liquidità per le famiglie con l’aumento degli assegni per i figli fino a 300 euro per ogni minore; aiuti ai comuni e alle piccole imprese e anche un possibile incentivo all’acquisto di auto.
Il piano elaborato dal Ministro delle Finanze, il socialdemocratico Olaf Scholz, è già sul tavolo del Governo per essere discusso nei prossimi giorni: dopo il maxi-piano da 750 miliardi di euro varato in marzo, la Germania nella più grave crisi economica del Dopoguerra dà un’altra sterzata al proprio progetto di rilancio con un secondo corposo pacchetto da 75-80 miliardi. «Le nuove misure dovranno essere tempestive, mirate, temporanee e di forte impatto», ha spiegato Scholz prima di entrare al vertice di Governo stamattina a Berlino. Si parte dal bonus figli che passerà da 204 euro a 300 per ogni minore in famiglia (6 miliardi in più) fino alla proposta della Cdu per la liquidità alle piccole-medie imprese, con prestiti agevolati aggiuntivi per circa 25 miliardi di euro e in più è stata richiesta anche la defiscalizzazione degli investimenti.
IL PIANO MERKEL-SHOLZ IN TRE PILASTRI
Nel piano di aiuti economici sono previsti anche 57 miliardi di euro per compensare le perdite di gettito subite dai Comuni durante l’emergenza coronavirus: di questi però 28 miliardi sarebbero a carico dei Lander (le Regioni federali tedesche, ndr). Come riporta il Sole 24 ore, citando fonti di stampa in Germania, «il ministro Scholz intende prorogare il programma, finanziato a livello federle, che permette il cosiddetto Kurzarbeit, uno schema in cui si riduce l’orario di lavoro per non licenziare a fronte di un calo di lavoro e fatturato». Continueranno i bonifici ai lavoratori autonomi direttamente sul proprio conto corrente mentre è ancora divisione sui bonus per la rottamazione auto: al netto di ciò, nelle 8 pagine di piano rilancio del Governo di Berlino, sono tre i principali “pilastri” su cui si permea l’azione della Grosse Koalition.
In primis, l’aiuto ai datori di lavoro e dipendenti con il “Kurzarbeit” oltre a mirare aiuti concreti a turismo e spettacolo; in secondo luogo, si cerca di favorire il consumo privato «Gli aiuti non verranno pagati in rapporto al reddito, ad evitare che le famiglie vengano escluse perché rimangono per un paio di euro al di sotto della soglia fissata», sottolinea Italia Oggi in un focus sul piano Merkel-Scholz. Da ultimo, il terzo pilastro riguarda la modernizzazione del Paese: da investimenti alle ferrovie fino alla digitalizzazione fino alle auto elettriche, anche se il Ministro delle Finanze frena sui bonus in favore delle case automobilistiche tedesche in grave difficoltà (mentre spinge la Cdu di Merkel e del Governatore di Baviera Markus Soder).