Importante novità in Germania e Ungheria: come diversi altri Paesi europei, Berlino e Budapest hanno introdotto il cosiddetto biglietto climatico, ovvero un titolo di viaggio a basso costo per il trasporto pubblico cittadino, gli autobus e i treni regionali su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una misura che secondo Greenpeace ha enormi vantaggi economici e climatici, con tanto di appello al governo.



“Il trasporto pubblico è una necessità vitale per milioni di persone, che contano ogni giorno su autobus, tram, metro e treni per spostarsi. Eppure l’Europa è ancora molto lontana dall’avere un sistema di trasporto pubblico integrato, economico e accessibile a tutte le persone“, le parole di Federico Spadini, campagna Trasporti di Greenpeace Italia: “Anche il governo italiano e gli altri governi europei potrebbero introdurre il biglietto climatico nel giro di qualche settimana se ci fosse la volontà politica, riducendo sia le spese delle famiglie che le emissioni di gas serra dannose per il clima”.



Germania e Ungheria introducono biglietto climatico

L’analisi di Greenpeace ha acceso i riflettori sul biglietto climatico e secondo gli esperti non esiste ancora quello “perfetto”. Se Lussemburgo e Malta hanno reso il trasporto pubblico gratuito, solo Austria, Germania e Ungheria hanno introdotto biglietti economici da utilizzare su tutto il territorio nazionale, con costi medi inferiori ai 3 euro giornalieri. L’Italia si colloca al ventunesimo posto della classifica stilata da Greenpeace, anche perchè non esiste un sistema di biglietti unico e ogni azienda del trasporto pubblico adotta il proprio. L’unica realtà ad aver sperimentato un abbonamento annuale a prezzi bassi – 20 euro – è la città di Bari. Da qui l’appello al governo: “Per questo motivo Greenpeace chiede ai governi e alle istituzioni dell’Unione Europea di impegnarsi per la diffusione di biglietti climatici accessibili, semplici, convenienti e inclusivi, validi a livello nazionale e sul lungo termine in tutta l’UE. Greenpeace chiede anche di ridurre l’IVA sul trasporto pubblico e di assicurare investimenti significativi sulla rete ferroviaria e sul trasporto pubblico locale, favorendo l’intermodalità e garantendo copertura a chi vive nelle aree remote. Con una petizione rivolta al governo italiano Greenpeace chiede di introdurre il biglietto climatico e di promuovere misure concrete contro la crisi energetica e climatica”.

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