La Germania, così come buona parte degli altri stati europei e mondiali, si trova a fare i conti con temperature record in quella che è già diventata l’estate più calda degli ultimi anni. Lo stato tedesco, mediamente fresco tutto l’anno data la posizione nel nord del continente, infatti, ha toccato picchi di 40 gradi, rispetto alla media di 30/35 degli scorsi anni, colpendo un popolo che non è particolarmente preparato ad affrontare le estati estremamente calde. Per questa ragione, gli esperti del dipartimento sanitario della Germania hanno suggerito al governo di valutare l’introduzione, almeno per questo periodo, di una pennichella durante l’orario di lavoro, ovvero la famosa siesta già utilizzata da diversi paesi del sud Europa.



Il caldo in Germania e la pennichella in orario di lavoro

Insomma, gli esperti in Germania hanno lanciato un appello, chiedendo l’introduzione della pennichella durante l’orario di lavoro. “Quando fa caldo”, ha spiegato Johannes Nießen, presidente dell’Associazione federale dei medici nel servizio sanitario pubblico, “dovremmo essere guidati dal modo in cui lavorano i paesi del sud: alzarsi presto, lavorare in modo produttivo la mattina e fare la siesta a mezzogiorno. È un concetto”, ha detto, “che dovremmo adottare almeno nei mesi estivi”.



Infatti, i medici in Germania hanno spiegato “le persone non sono efficienti come al solito quando fa molto caldo“, così come “dormire male senza rinfrescarsi durante la notte porta a problemi di concentrazione“. Complessivamente, l’idea sarebbe quella di limitare alla mattina le esigenze lavorative più complesse, introducendo poi una pausa verso le 12 o le 13, almeno fino alle 16 o 17, in cui il dipendente non deve necessariamente dormire, ma almeno riposare e stare al fresco. Non solo, perché i medici della Germania hanno suggerito, oltre alla siesta, anche ai datori di dotare gli uffici di “ventilatori sufficienti”, permettendo ai dipendenti di indossare “vestiti più leggeri, anche se il codice di abbigliamento in ufficio non lo consente”. Si suggerisce, infine, di bere molto e mangiare leggero, magari valutando “un pediluvio freddo sotto la scrivania” durante lo smartworking.

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