La Germania è disposta ad usare tutti i mezzi legali per deportare i sostenitori di Hamas e proteggere il popolo ebraico. Mentre cresce l’antisemitismo nel contesto della guerra tra Israele e il gruppo terroristico, il ministro dell’Interno Nancy Faeser ha assicurato agli ebrei la volontà del governo federale di «fare di tutto per proteggerli» dopo che negli ultimi giorni sono stati denunciati in tutto il Paese una serie di crimini di odio, come l’imbruttimento di case ebraiche con stelle di David. Il piano prevede di combinare risorse di polizia e di intelligence per salvaguardare la comunità ebraica, stimata in 275mila persone. La ministra ha promesso che il governo intende espellere i sostenitori di Hamas presenti in Germania.
Nell’ultima settimana, le autorità tedesche in tutto il Paese hanno bloccato decine di manifestazioni contro Israele, temendo che i partecipanti potessero intonare slogan antisemiti. Ma i manifestanti, molti dei quali sono migranti arabi, sono comunque scesi in strada, lamentando violazioni del loro diritto di protesta. Stando a quanto riportato dal Telegraph, c’è chi ha denunciato che i partecipanti sono stati arrestati solo perché portavano bandiere palestinesi.
“REPRESSIONE SPINGE GIOVANI VERSO HAMAS”
«La repressione spingerà i giovani nelle mani di gruppi terroristici come Hamas… limitare i diritti costituzionali delle persone non è la soluzione», dichiara Ferat Koçak, deputato al Parlamento di Berlino per il partito di sinistra Linke. Alcuni giornalisti che hanno seguito le manifestazioni hanno riferito di essere stati appellati come «media ebraici», mentre l’organizzatore di una protesta a Francoforte è stato arrestato dopo aver riferito ad un giornalista televisivo che l’attacco di Hamas ad Israele è stato un «atto di resistenza riuscito».
Nel frattempo, alcuni gestori di attività commerciali ebraiche in Germania hanno tenuto chiuso i loro locali venerdì, temendo per la loro sicurezza, mentre alcuni alunni ebrei non sono andati a scuola. Nel mirino delle critiche anche il governo del cancelliere Olaf Scholz, perché il recente aumento degli incidenti antisemiti sarebbe il risultato di una politica di immigrazione fallimentare e della negligenza nei confronti di quello che sostengono sia un razzismo diffuso tra gli immigrati che arrivano in Germania.
“ARRIVATI MIGRANTI CON VISIONE ANTISEMITA”
«Abbiamo fatto entrare centinaia di migliaia di persone con una visione del mondo antisemita», dichiara Susanne Schröter, esperta di Islam moderno presso l’Università Goethe di Francoforte, ai microfoni della Bild. In particolare, critica la ministra Faeser per aver sciolto un comitato consultivo sull’Islam politico poco dopo il suo insediamento nel 2021 e accusa il governo di aver chiuso un occhio su Paesi come l’Iran e il Qatar, che hanno notoriamente stretti legami con Hamas, sostenendo che hanno finanziato silenziosamente moschee in grandi città come Amburgo e Colonia. L’opposizione è tornata a chiedere al governo tedesco di cambiare le sue politiche sui confini.
Ad esempio, il leader dell’opposizione Frierdich Merz, in particolare dell’Unione cristiano-democratica di centro-destra, ha chiesto al cancelliere Scholz di scoraggiare apertamente l’arrivo di migranti in Germania, che attualmente è sottoposta al carico di oltre 200mila arrivi, per lo più mediorientali, che hanno fatto richiesta di asilo quest’anno. Stessa richiesta di Rainer Semet, esponente dei liberaldemocratici nel governo di Scholz, secondo cui «non è il momento» di accogliere altri rifugiati, aggiungendo che la Germania deve scegliere tra «garantire la sicurezza degli ebrei e tollerare ulteriori arrivi dal Medio Oriente».