Germania, spuntano documenti dell’agenzia della sanità pubblica nei quali alcuni funzionari avvertivano il governo nel 2020 in merito ai possibili rischi di una chiusura prolungata imposta con il lockdown durante la pandemia. Il Robert Koch Institute, che sosteneva che non ci fossero prove sufficienti ad imporre l’obbligatorietà delle mascherine FFP2, ha reso pubblici anche i verbali delle riunioni con l’unità di crisi, nelle quali venivano studiate le possibili conseguenze dovute al blocco delle attività e alla chiusura della società con la conclusione che: “Potrebbero portare all’aumento della mortalità infantile“, citando anche come esempio alcuni paesi dell’Africa.



Secondo quanto emerge dal documento inoltre, le autorità erano state informate di un possibile rischio di aumento di danni superiore a quelli che avrebbe potuto causare lo stesso virus. Il fascicolo si compone di 2500 pagine, ma come sottolinea il quotidiano The Telegraph, la maggior parte degli scritti sarebbe stata censurata. Mentre lo stesso istituto per la prevenzione delle malattie avrebbe chiesto espressamente di rendere pubbliche le preoccupazioni prima di prendere decisioni.



Germania, verbali Covid, funzionari avvertirono il governo sui danni da lockdown, dubbi anche per il vaccino Astrazeneca

I documenti dei verbali delle riunioni tra l’unità di crisi Covid del governo tedesco e l’istituto Koch per la prevenzione delle malattie infettive sono stati pubblicati, sebbene manchino di molte pagine, come prova dei dubbi che i funzionari provarono a sollevare circa la decisione di imporre il lockdown ai cittadini. L’avvertimento non era solo in merito ai danni di una chiusura della società ma anche per mascherine e vaccini. In alcuni passi infatti si sottolinea come non ci fossero prove sufficienti a stabilire l’utilità dell’obbligo delle FFP2, in altre riunioni del 2021 invece gli esperti si dichiararono preoccupati per il brevetto lampo del vaccino Astrazeneca, esprimendo la necessità di discutere sull’utilizzo, perchè giudicato: “Non perfetto come gli altri vaccini“.



Tuttavia la Germania fu tra i primi paesi a chiudere tutto e obbligare i cittadini ad indossare mascherine e ricevere la dose di vaccino. Ora Armin Laschet, presidente del partito tedesco Cristiano Democratico commenta al Telegraph dicendo: “Il fatto che tali documenti siano stati resi noti solo ora dimostra che i media in Germania non hanno avuto un corretto accesso alle informazioni delle autorità“, e aggiunge: “Chiederemo di avviare un’inchiesta su quanto avvenuto in pandemia come è stato fatto in Gran Bretagna