In Germania tiene banco in questi giorni il cosiddetto “giallo della balestra”. A Passau, in Baviera, sono state trovate senza vita due donne, leggasi Kerstin Enders e Farina Caspari, entrambi riconducibili ad una setta a cui capo vi era Torsten Weiss, anch’egli trovato senza vita, nonché descritto dal Corriere della Sera come «il profeta della combriccola, psicologo amatoriale», e gestore di un negozio medievale a Westerwald. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire nel dettaglio quanto accaduto, ma da una prima ricostruzione sembrerebbe che la Caspari abbia programmato in ogni minimo dettaglio un omicidio-suicidio: ha rivolto la balestra verso la “collega” Kerstin, forse la preferita del profeta, per poi ammazzare Torsten e quindi rivolgere la micidiale arma contro se stessa. Il tutto si è consumato in una camera di albergo dove sono state trovate impacchettate altre due balestre, non si sa se pronte all’uso nel caso in cui l’altra arma si fosse inceppata, o semplicemente nella camera di hotel per altri scopi.
GERMANIA, IL GIALLO DELLA BALESTRA
Due giorni dopo la scoperta in Baviera sono state trovate senza vita altre due donne della stessa setta, leggasi Gertrud Caspari (non si sa se sia parente di Farina o alcuni dicono la sua compagna) e Carina U: sono morte a Wittinger, in Bassa Sassonia, a circa 600 chilometri di distanza dagli altri tre corpi. Il loro decesso resta ancora un mistero, e non sono state utilizzate armi antiche, resta il fatto che Weiss viene descritto come un abile manipolatore psicologico, che teneva sotto controllo le donne che entravano a far parte nel suo gruppo, e che pare usasse le stesse per sfogare i propri desideri sessuali ogni qual volta ne avesse voglia, trattandole come delle vere e proprie schiave. Il suo negozio appare decisamente inquietante, visto che Weiss era solito esibire dei manichini di donne coperte di catene e macchiate di sangue finto, quasi una sorta di presagio circa il finale di quest’assurda vicenda.