La Germania ha stabilito che l’Italia non è più da considerarsi una nazione da “area rossa” per quanto concerne il Coronavirus ed è quindi nuovamente pronta ad accogliere i cittadini italiani entro i propri confini nazionali senza troppe limitazioni, eccezion fatta per chi sceglierà di raggiungere lo Stato tedesco via aerea. Il Robert Koch Institute ha infatti ufficialmente escluso il nostro Paese dal novero di quelli che rappresentano una minaccia a livello di emergenza sanitaria, segno inequivocabile del miglioramento della situazione pandemica nello Stivale, come del resto hanno testimoniato nelle ultime ore le statistiche derivate dal monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, che hanno consegnato alla nostra nazione un indice Rt nuovamente ritoccato verso il basso.



Per la quarta settimana consecutiva, infatti, l’Rt ha subìto una diminuzione, assestandosi a quota 0,68 nell’ultima settimana, contro lo 0,72 emerso sette giorni fa. In riferimento invece all’incidenza nazionale, ieri era a 32 casi settimanali per centomila abitanti.

LA GERMANIA RIMUOVE L’ITALIA DALL’ELENCO DEI PAESI A RISCHIO COVID

Pertanto, la Germania ha deciso che, a partire da domenica prossima, l’Italia non sarà più considerata zona a rischio Covid. Ma cosa cambierà per coloro che dal nostro Paese vorranno recarsi in quello tedesco per ragioni di lavoro o anche soltanto per spendere un po’ di tempo all’estero, all’insegna del turismo continentale che tanto è mancato negli ultimi mesi? La risposta a tale interrogativo è davvero semplice e restituisce prospettive di normalità a chi ama viaggiare. Infatti, chi entrerà in Germania dall’Italia via terra non sarà soggetto a particolari limitazioni, mentre chi vi arriverà in aereo dovrà presentare appena sbarcato sul suolo tedesco un test dall’esito negativo. Nota a margine, non meno importante: la Germania e Berlino hanno deciso di cancellare dalla lista dei Paesi a rischio anche altre aree del Vecchio Continente. Quali? Vaticano, Repubblica Ceca e una porzione dell’Austria, dove, evidentemente, il Coronavirus rappresenta sempre meno una minaccia (pur continuando a rispettare le dovute precauzioni, ndr).



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