Emerge grande preoccupazione in Germania per la situazione economica. L’ultimo sondaggio pubblicato dallo Spiegel conferma che la fiducia dei tedeschi nella forza del Paese è crollata drasticamente: le rilevazioni di Allensbach segnalano che il 50 per cento degli intervistati ritiene che tra dieci o quindici anni Berlino non sarà più una delle principali potenze economiche. Solo per il 31 per cento rimarrà una guida.



L’esito del sondaggio è chiaro: l’umore della popolazione sull’economia della Germania è peggiorato enormemente. Il 58 per cento della classe dirigente ritiene che il Paese abbia superato il suo picco, per il 68 per cento sarà un indebolimento duraturo, mentre per il 76 per cento è giustificata la preoccupazione che gli elevati costi energetici porteranno alla deindustrializzazione. Crollata la positività sulla “piazza” tedesca: per il 41 per cento è ottima, il 30 per cento in meno rispetto al 2022. Il 50 per cento ha dei seri dubbi, con un rialzo del 35 per cento. Tra i fattori in gioco, l’83 per cento considera fondamentale la riduzione della burocrazia, seguita dalla modernizzazione dell’amministrazione, dalla digitalizzazione e da una migliore istruzione nelle scuole e nelle università.



Germania, le contromosse del governo

Nessun segnale di ripresa dalla recessione invernale per la Germania, unica grande economia a contrarsi nel 2023 secondo il Fondo Monetario Internazionale. Martedì il governo del cancelliere tedesco Olaf Scholz ha concordato un piano di sgravi fiscali del valore di circa 7 miliardi di euro all’anno per le aziende, nel tentativo di rilanciare la più grande economia europea. Secondo il governo, l’intervento alleggerirebbe il carico sulle piccole e medie imprese: il piano prevede una riduzione quadriennale delle imposte sulle società per un totale di 32 miliardi di euro. Uno dei principali fattori negativi è rappresentato dalla guerra in Ucraina, che ha visto aumentare i prezzi dell’energia. Scholz ha affermato in una conferenza stampa che è necessario che la Germania risponda ad un’economia in difficoltà, per “stimolare la crescita”: “Discuteremo come ottenere un grande impulso. L’economia tedesca può fare di più”.

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