Il governo tedesco guidato da Olaf Scholz ha deciso di dare una stretta all’immigrazione per cercare di frenare l’ascesa elettorale dell’ultradestra dell’Adf. In corso di valutazione ci sarebbe un accordo con il Ruanda che potrebbe ospitare i migranti in arrivo dalla Germania e dall’Europa, in una sorta di hotspot realizzati dal Regno Unito. Il piano britannico non era andato a buon fine: questo prevedeva infatti il trasferimento forzato degli immigrati in Africa, ma l’attuale governo laburista ha scelto di non proseguire su questa strada. Dal governo tedesco, però, potrebbe essere ripreso con alcune modifiche.



Ad avanzare l’idea è stato il rappresentante speciale del governo federale per gli Affari migratori, Joachim Stamp, che ha spiegato come l’idea non sia però di tutto l’esecutivo bensì dei liberaldemocratici. Secondo Stamp, la Germania potrebbe utilizzare le strutture preparate per l’accordo con la Gran Bretagna ma al contrario di quello predisposto con gli inglesi, il piano avverrebbe sotto l’egida dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.



Migranti in Ruanda dalla Germania: cosa c’entra la Russia nel piano

Il piano inglese per il trasferimento dei migranti in Ruanda prevedeva che chiunque fosse entrato nel Paese illegalmente, sarebbe stato trasferito a 6.400 km di distanza: lì sarebbe stata valutata la loro richiesta di asilo. Il piano tedesco è simile ma ad occuparsi di tutto il processo sarebbe l’Onu, che garantirebbe ovviamente le procedure e i diritti umani. Nel discorso fatto dal rappresentante speciale tedesco non si parla di immigrati in maniera generica, bensì di quelli che arrivano in Europa attraverso rotte come quella russa e bielorussa. “Con questa soluzione, Putin e Lukashenko non potrebbero più convincere migranti iracheni, siriani o
afgani a viaggiare attraverso Minsk o Mosca con la promessa di arrivare facilmente in Europa” ha spiegato ancora Stamp. Le strutture in Ruanda potrebbero ospitare circa 10mila migranti all’anno.

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