La decisione della Germania di allentare le sue regole sul debito potrebbe avere effetti dirompenti sullo stesso: a sostenerlo è Moody’s, secondo cui i livelli cresceranno nel medio termine, dopo la precedente previsione di un calo. A riportare il retroscena è il giornalista tedesco Holger Zschaepitz, il quale ha riportato che la spesa extra darà una spinta all’economia, ma l’impatto sulla crescita sarà minimo, visto che aggiungerà solo uno 0,1%. Il motivo è legato alla decisione di destinare gran parte delle risorse alla difesa, che ha un effetto moltiplicatore economico molto basso.
Ciò si riflette anche sulla percezione del cancelliere in pectore Friedrich Merz, vincitore delle ultime elezioni che ha già perso la fiducia dei tedeschi dopo aver cambiato completamente posizione in merito al freno al debito e per le sue strategie controverse per assicurarsi una maggioranza di due terzi per la sua revisione. Ora solo il 24% dei tedeschi lo considera affidabile, secondo quanto evidenziato da un sondaggio Rtl-ntv.
GERMANIA, IL REBUS DEL FRENO AL DEBITO
La decisione di sollevare un piede dal suo freno del debito è stata ufficializzata martedì, quando il Parlamento tedesco ha approvato la svolta. Questo piano comporta, però, un cambiamento nella Costituzione tedesca, visto che il limite all’indebitamento governato è sancito proprio nella Carta costituzionale. Infatti, limita l’indebitamento annuale a solo lo 0,35% del Pil del Paese. Fanno eccezione solo le crisi economiche e i disastri naturali.
Il freno al debito era stato inserito in Costituzione dopo che il deficit di bilancio era cresciuto durante la crisi finanziaria del 2008, quindi è diventato una politica economica caratteristica e di orgoglio nazionale. D’altra parte, ci sono anche radici storiche dietro l’avversione all’indebitamento: l’elevato debito pubblico contribuì a causare l’iperinflazione nel governo di Weimar degli anni ’20, favorendo l’ascesa di Hitler. Ma ora per i legislatori bisogna spendere di più per affrontare il calo della competitività tedesca e la riduzione delle garanzie di sicurezza americane.
A differenza di quanto ritiene Moody’s, per i funzionari della banca centrale tedesca le modifiche al freno al debito servono per liberare denaro per gli investimenti governativi per guidare la crescita. “Raramente nella storia postbellica tedesca gli investimenti governativi sono stati così necessari come lo sono oggi, e raramente dalla riunificazione i potenziali rendimenti sono stati così promettenti“, hanno scritto la scorsa settimana gli economisti del Deutsche Bank Research Institute.