«Non accoglieremo persone, devono tornare nei loro Paesi d’origine»: a parlare è il Ministro degli Esteri della Germania, Heiko Maas, nell’intervista al Tagetsthemen dove chiarisce la posizione del Governo in merito alla crisi umanitaria al confine tra Polonia e Bielorussia. Non sono affatto parole “banali” in quanto rappresentano un deciso “muro” alla richiesta di ingresso in Europa per centinaia di migliaia di migranti assiepati dalle autorità bielorusse a ridosso del valico di Kuznice.



Dopo la riunione dei Ministri degli Esteri Ue a Bruxelles nella giornata di lunedì, Maas si è espresso chiaramente sulla linea in passato duramente contestata, proprio in Europa, ai Governi di Italia e Malta davanti alla crisi migratoria nel Mediterraneo. «Lukaschenko strumentalizza la crisi dei migranti per ricattare i Paesi dell’Unione Europea, in risposta alle sanzioni già applicate contro il suo regime per la repressione dell’opposizione democratica», argomenta il Ministro del Governo Merkel.



IL NODO MIGRANTI FA ESPLODERE IL CAOS IN EUROPA

Resta però inflessibile il Ministro Maas, nonostante gli oltre 8 giorni di “stantio” permanere dei migranti al confine con la Polonia tra gelo, malnutrizione e condizioni umanitarie proibitive (con costi fino a 10mila euro per ogni singolo profugo “illuso” da Minsk nel poter entrare in Europa direzione Germania proprio da quel valico): «i rifugiati devono tornare nei rispettivi Paesi d’origine e l’Europa non deve cedere alle pressioni di Minsk». Resta dunque inflessibile il Governo tedesco, anche se la Cancelliera uscente Angela Merkel da giorni sta cercando di convincere Putin a mediare le posizioni di Bielorussia e Unione Europea: stamane addirittura alcune decine di migranti, esasperati, hanno attaccato i militari al confine ricevendo idranti e gas lacrimogeni per respingerli. Sebbene la Germania condanni ufficialmente la decisione di Varsavia di costruire un muro al confine bielorusso, il Ministro Maas esprime con nettezza tutta la contrarietà all’ingresso in Ue di ondate di rifugiati: «La strada per ottenere il diritto d’asilo è un’altra», ha spiegato ieri Mass intervenendo a margine del vertice europeo.



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