Nonostante le grandi promesse, la Germania è ancora restia a mandare armi all’Ucraina. Dopo la visita di Zelensky a Berlino, il cancelliere tedesco Scholz aveva dato l’impressione che il suo Paese potesse diventare uno dei maggiori sostenitori dell’Ucraina, per la precisione il secondo. Eppure, il pacchetto da 2,4 miliardi di euro di forniture non arriva. Berlino aveva promesso di consegnare le armi previste da quel pacchetto il prima possibile, ma stando a quanto riportato da Welt, ad oggi non ha mandato quasi nulla all’Ucraina. L’elenco delle armi fornite è disponibile sul sito web del governo tedesco da metà giugno dello scorso anno, proprio per smentire la percezione prevalente che la Germania non mandasse quasi nulla a Kiev. Alla fine di luglio, il documento riporta un totale di 120 articoli, tra cui i moderni carri armati Leopard 2 e Marder, promesse dopo lunghe esitazioni all’inizio dell’anno e consegnati in primavera.



Il giornale tedesco Welt ha consultato regolarmente l’elenco, che viene continuamente aggiornato, e ha così ricostruito lo stato di avanzamento di queste consegne. Secondo la lista, negli ultimi due mesi non è stato consegnato quasi nulla. La quantità di Marder, Iris-T, autocisterne e autoarticolati pesanti arrivati a Kiev da metà maggio è pari a zero. Tra l’altro, l’Ucraina ha ricevuto solo dieci carri armati Leopard-1 (su 110 promessi), un radar di sorveglianza aerea, dodici Cheetah (su 18), appena 850 proiettili di artiglieria (su 26.350) e otto ambulanze.



“GERMANIA ANNUNCIA ARMI PER UCRAINA, MA NON LE MANDA”

Le uniche promesse che la Germania ha mantenuto al 100% sono quelle della consegna di 11mila razioni di cibo, di tre sensori per droni e di cinque ponti metallici per il carro armato “posa-ponte” Beaver. L’opposizione si è scatenata. «Non sono sicuro che il governo federale abbia compreso la gravità della situazione in tutti i suoi punti», ha dichiarato a Welt Thomas Erndl, politico della CSU e vicepresidente della commissione Affari esteri del Bundestag, il quale ritiene che la Germania non sia all’altezza della sua responsabilità per la sicurezza in Europa «nonostante tutti i corposi annunci di sostegno». L’Ucraina è a dir poco infastidita dalla lentezza della Germania nel garantire le forniture di armi promesse. Ancora più spiacevole, tuttavia, è che le promesse di armi vengano probabilmente anche ritirate. Fin dai primi mesi di guerra, ad esempio, 5.032 armi anticarro sono state elencate sotto la voce “in preparazione/attuazione”.



Ma quando le liste sono state aggiornate il 12 luglio, l’articolo è scomparso senza essere indicato come consegnato. Il Welt evidenzia che anche sui nuovi tipi di sistemi d’arma il governo tedesco persiste nel suo noto atteggiamento di procrastinazione. Intanto, l’ambasciatore ucraino Oleksij Makejev esorta la Germania a riconsiderare la consegna dei missili da crociera Taurus. «Stiamo già ricevendo questi missili dalla Gran Bretagna e, speriamo, presto anche dalla Francia. Contiamo molto sui missili Taurus tedeschi», dichiara a Welt. Ma il ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) al momento si oppone alla consegna. Il nodo è che per la loro lunga gittata, i missili da crociera Taurus potrebbero anche raggiungere il territorio russo.