Secondo quanto si legge sul quotidiano tedesco Bild, potrebbe verificarsi un clamoroso cambio di Cancelliere in Germania con il ministro federale della difesa Boris Pistorius, al posto dell’attuale primo ministro tedesco, Olaf Scholz. Come riportato dal quotidiano più letto di Germania, nel corso del 2023 i consensi verso l’SPD sono scesi dal 20 al 15 per cento, e nel contempo è quasi triplicato il divario dall’Unione, passando da 6 a 17 punti percentuali. Infine, solo un tedesco su cinque ha valutato in maniera positiva il lavoro di Olaf Scholz come cancelliere.
Ecco perchè il Cancelliere potrebbe essere costretto a dimettersi già nel corso del 2024, con il successore che sarebbe appunto il 63enne Boris Pistorius, figura politica ritenuta molto più popolare di Scholz fra la gente. Il motivo del cambio di cancelleria, secondo due fonti anonime, sarebbe lo scandalo riguardante la Wirecard e il suo capo Jan Marsalek, al momento scomparso: si ritiene che si trovi a Mosca e secondo britannici e americani svolgerebbe da tempo un ruolo dei servizi segreti di Vladimir Putin, leggasi l’FSB. Scholz era ministro delle finanze sotto la guida della Merkel quando nel 2020 emerse quello che la Bild definisce “il più grande scandalo nella storia economica tedesca dalla seconda guerra mondiale”.
GERMANIA, OLAF SCHOLZ VERSO LE DIMISSIONI? LO SCANDALO DELLA WIRECARD
L’attuale cancelliere era responsabile dell’ente regolatore finanziario BaFin, che non si accorse però della frode miliardaria della Wirecard. Olaf Scholz, dal suo canto, ha sempre negato qualsiasi corresponsabilità nello scandalo, ma in ogni caso i critici la pensano diversamente, e la vicenda non è mai stata chiarita fino in fondo dallo stesso Cancelliere. Bild comunque aggiunge: “Ci sono però seri dubbi sulla plausibilità di un piano golpista interno alla SPD a favore di Pistorius”.
Va infatti segnalato che tutto il partito si è schierato in favore di Scholz, inoltre, Pistorius sarebbe propenso alla guerra, un atteggiamento per la quale fino a poco tempo fa “i giovani tradizionalmente di sinistra dell’SPD (Jusos) avrebbero probabilmente chiesto l’espulsione dal partito”, chiosa il quotidiano tedesco.