Dopo l’Austria e la Grecia (per gli over-60), potrebbe essere la Germania il terzo Paese in Europa dove verrà inserito l’obbligo vaccinale per arginare l’aumento di contagi e ricoveri, oltre al timore per l’emergere della variante Omicron: lo ha detto oggi il cancelliere tedesco designato Olaf Scholz (SPD) in un incontro tra Stato e Regioni a cui ha partecipato anche la cancelliera uscente Angela Merkel.



Proprio l’ex leader CDU-CSU nei primi due anni della pandemia aveva sempre escluso l’ipotesi di obbligo del vaccino, nonostante i numeri bassi sulla copertura nazionale (che hanno contribuito all’impennata di contagi e ricoveri): ora però, con il Governo “semaforo” pronto al giuramento, la compagine di Centrosinistra (SPD, Liberali e Verdi) punta dritto sulla via drastica per contrastare l’emergenza Covid-19. «È importante stabilire un obbligo generalizzato alla vaccinazione», avrebbe spiegato nella riunione Scholz secondo quanto anticipato da “Der Spiegel” e “Handelsblatt”. Secondo le medesime fonti, il prossimo cancelliere tedesco avrebbe parlato di febbraio 2022 come data probabile dell’ingresso in vigore delle nuove norme anti-Covid (proprio come l’Austria, ndr): «Tale misura dovrebbe essere poi approvata dal Bundestag tedesco e potrebbe arrivare all’inizio di febbraio», avrebbe detto Olaf Scholz.



CRISI COVID IN GERMANIA: COSA STA SUCCEDENDO

Con il leader SPD si sarebbero già schierati i governatori federali di Baviera (Soder), Bassa Sassonia (Weil) mentre diversi dubbi sono stati esposti da altri presidenti locali: l’iter sull’obbligo del vaccino non sarà affatto facile, ma il prossimo Governo Scholz punta dritto a questa misura drastica per sferzare la resistenza dei “no vax” tedeschi. Non solo obbligo però, Scholz avrebbe anche riferito alle Regioni come sia particolarmente incline alla regola delle “2G”, ovvero Green Pass per soli guariti e vaccinati nell’accesso agli esercizi commerciali da gennaio 2022. I nuovi numeri Covid, seppure in lieve diminuzione rispetto alla scorsa settimana, sono ancora molto alti e fanno temere il peggio alle autorità sanitarie di Germania: 45.753 nuovi contagi e 388 morti tra il 29 e il 30 novembre, con il Robert Koch Institute che riferisce di un tasso di contagi a 452,2 persone ogni 100.000 abitanti negli ultimi 7 giorni. Il Ministro della Salute del land Baden-Wuerttemberg ha parlato di «situazione altamente drammatica» per definire l’emergenza Covid nel suo stato: ha poi annunciato che verranno inviati alcuni pazienti anche all’estero, con accordi già presi con chi si è reso disponibile come Lombardia, Francia e Svizzera. «Ci prepariamo a trasferire i pazienti all’estero, nel caso fosse necessario. Il carico degli ospedali è immenso e le persone non ce la fanno più», ha concluso il ministro. Già negli scorsi giorni la Baviera ha inviato due pazienti in Italia (a Bolzano e Merano).

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